Stupefacente: differenze tra le versioni

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{{F|farmacologia|giugno 2009}}
[[File:MDMA (simple).svg|thumb|Nota come "ecstasy", l'[[MDMA]] (3,4-''m''etilen''d''iossi''m''et''a''mfetamina) è una sostanza stupefacente, di uso sia terapeutico sia ricreativo. Agisce su uno spettro complesso di ''target'' neuronali, inducendo un potenziamento delle trasmissioni [[catecolammine]]rgiche e [[serotonina|serotoninergica]], con un effetto psicotropo tipico, definito "empatogeno" o "entactogeno": genera uno stato di [[empatia]] ed [[euforia]], facilitando le relazioni sociali.]]
Una '''sostanza: stupefacente''', '''psicoattiva''', '''psicotropa''' (nel linguaggio comune, '''droga'''<ref>L'uso di questo termine è però scientificamente improprio. Con "[[droga]]" si intende in farmacologia una sostanza naturale che contenga uno o più [[principi attivi]] – senza alcun riferimento a un potenziale psicotropo, sottinteso invece nell'uso comune.</ref>) è una [[sostanza chimica]] farmacologicamente [[principio attivo|attiva]], dotata di azione psicotropa, ovvero capace di alteraremodificare l'attivitàlo [[mente|mentale]]stato psico-fisico di un soggetto.
Molte sostanze di questo tipo sono capaci di indurre, in diverso grado, fenomeni di [[dipendenza]], [[Tolleranza (fisiologia)|tolleranza]] e [[assuefazione]]. Altre invece non creano assuefazione o dipendenza (vedi [[LSD]], [[psilocibina]], [[mescalina]], [[Dimetiltriptammina|DMT]] e altri).<ref><<Circa l’uso rituale di stupefacente si deve anzitutto tener presente il fatto che le sostanze impiegate, oltre a non comportare né assuefazione né dipendenza (si tratta per lo più di alcaloidi psicotropi come mescalina, lofoforina ecc.), non provocano nemmeno lo stato stuporoso che giustificherebbe la qualifica di stupefacente in senso stretto>>  <nowiki>http://www.treccani.it/enciclopedia/stupefacente/</nowiki></ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Peter|cognome=Gasser|data=2014-07|titolo=Safety and Efficacy of Lysergic Acid Diethylamide-Assisted Psychotherapy for Anxiety Associated With Life-threatening Diseases|rivista=The Journal of Nervous and Mental Disease|volume=202|numero=7|pp=513–520|accesso=2018-12-01|doi=10.1097/nmd.0000000000000113|url=http://dx.doi.org/10.1097/nmd.0000000000000113|nome2=Dominique|cognome2=Holstein|nome3=Yvonne|cognome3=Michel}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=MW|cognome=Johnson|data=2008-05-30|titolo=Human hallucinogen research: guidelines for safety|rivista=Journal of Psychopharmacology|volume=22|numero=6|pp=603–620|accesso=2018-12-01|doi=10.1177/0269881108093587|url=http://dx.doi.org/10.1177/0269881108093587|nome2=WA|cognome2=Richards|nome3=RR|cognome3=Griffiths}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Francisco A.|cognome=Moreno|data=2006-11-15|titolo=Safety, Tolerability, and Efficacy of Psilocybin in 9 Patients With Obsessive-Compulsive Disorder|rivista=The Journal of Clinical Psychiatry|volume=67|numero=11|pp=1735–1740|accesso=2018-12-01|doi=10.4088/jcp.v67n1110|url=http://dx.doi.org/10.4088/jcp.v67n1110|nome2=Christopher B.|cognome2=Wiegand|nome3=E. Keolani|cognome3=Taitano}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Michael C|cognome=Mithoefer|data=2010-07-19|titolo=The safety and efficacy of ±3,4-methylenedioxymethamphetamine-assisted psychotherapy in subjects with chronic, treatment-resistant posttraumatic stress disorder: the first randomized controlled pilot study|rivista=Journal of Psychopharmacology|volume=25|numero=4|pp=439–452|accesso=2018-12-01|doi=10.1177/0269881110378371|url=http://dx.doi.org/10.1177/0269881110378371|nome2=Mark T|cognome2=Wagner|nome3=Ann T|cognome3=Mithoefer}}</ref>