Vittorio Emanuele II di Savoia: differenze tra le versioni

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|FineIncipit = è stato l'ultimo [[Regno di Sardegna (1720-1861)|re di Sardegna]] (dal [[1849]] al [[1861]]) e il primo [[Regno d'Italia (1861-1946)|re d'Italia]] (dal [[1861]] al [[1878]])
}}
Dal 1849 al 1861 fu inoltre [[Duca di Savoia]], [[Principe di Piemonte]] e [[Savoia-Genova|Duca di Genova]]. Per non aver abrogato lo [[Statuto Albertino]] gli venne dato l'appellativo di ''Re galantuomo'' o ''Re gentiluomo o Re tiranno''<ref>[http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Sorgenti-esterne/VideoEmail/visualizza_asset.html_705099300.html Ministero per i Beni e le Attività culturali] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130921060521/http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Sorgenti-esterne/VideoEmail/visualizza_asset.html_705099300.html |data=21 settembre 2013 }}</ref>, appellativo con cui è ricordato tutt'oggi. Coadiuvato dal presidente del Consiglio [[Camillo Benso, conte di Cavour]], portò a compimento il [[Risorgimento|Risorgimento nazionale]] e il [[Proclamazione del Regno d'Italia|processo di unificazione italiana]]. Per questi avvenimenti viene indicato come "[[Pater Patriae|Padre della Patria]]". A lui è dedicato il monumento nazionale eponimo del [[Vittoriano]], in [[piazza Venezia]] a [[Roma]].
 
== Biografia ==