Augusto Del Noce: differenze tra le versioni

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{{F|politici italiani|aprile 2013}}
 
{{Carica pubblica
|nome = Augusto Del Noce
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Figlio di un ufficiale dell'esercito e di Rosalia Pratis, [[Savona|savonese]] discendente di una famiglia [[nobiltà|nobile]] [[Ducato di Savoia|savoiarda]], Augusto Del Noce nasce a Pistoia nel 1910. L'anno dopo la madre si trasferisce con il figlio a Savona e, allo scoppio della [[guerra mondiale]], a [[Torino]], presso una zia materna. A [[Torino]] Augusto svolge tutta la sua carriera di studi: dapprima al noto [[Liceo classico Massimo D'Azeglio|liceo D'Azeglio]], frequentato da alcuni dei futuri protagonisti della vita politica e culturale della città e della nazione ([[Norberto Bobbio]], [[Massimo Mila]], [[Giancarlo Pajetta]], [[Cesare Pavese]], [[Felice Balbo]] e altri), poi all'università di Lettere e Filosofia, allievo di [[Adolfo Faggi]], [[Erminio Juvalta]] e [[Carlo Mazzantini (filosofo)|Carlo Mazzantini]] con il quale si laurea nel [[1932]] con una tesi su [[Nicolas Malebranche|Malebranche]]. Inizia quindi a insegnare presso istituti superiori ([[Novi Ligure]], [[Assisi]], [[Mondovì]]), mentre sviluppa la sua attività di studio anche con soggiorni all'estero.
 
Nel [[1936]] legge con entusiasmo ''Umanesimo integrale'' di [[Jacques Maritain]], che rafforza in lui, tra l'altro, una sempre più convinta opposizione al [[fascismo]]. Cerca invano di farsi trasferire a Torino e di accedere qui alla carriera universitaria. Nel [[1941]] si trasferisce a [[Roma]] per un distacco propostogli dall'amico [[Enrico Castelli]]. A Roma frequenta [[Franco Rodano]] che, con [[Felice Balbo]] e altri, anima l'esperienza di «[[Sinistra Cristiana]]», un tentativo di conciliazione di comunismo e Cristianesimo da quale Del Noce resta per breve tempo affascinato. Nel [[1944]] viene accolta la sua richiesta di trasferimento presso un istituto superiore di Torino, dove torna a risiedere. Accompagna all'insegnamento<ref>Del Noce insegnò nel capoluogo [[piemonte]]se fino al [[1957]].</ref> un'intensa attività di studio e di collaborazione a diversi periodici, tra cui [[Cronache sociali (rivista)|Cronache socialiSociali]] che gli dà occasione di incontrare [[Giuseppe Dossetti]].
 
Nel 1946 scrive e pubblica il saggio ''La non filosofia di Marx'', che ripubblicherà vent'anni dopo nella sua opera maggiore (''Il problema dell'ateismo'') e nel quale fissa i termini complessivi della sua interpretazione del marxismo. Nello stesso anno cura l'edizione italiana di ''Concupiscentia irresistibilis'' di [[Lev Isaakovič Šestov]]. Nel [[1948]], nasce suo figlio [[Fabrizio Del Noce]]. Nel [[1954]] inizia la collaborazione alla ''Enciclopedia filosofica'' del [[Centro Studi Filosofici Cristiani]] di [[Gallarate]], diretta da [[Luigi Pareyson]]. Dal 1957 al [[1961]] è distaccato a [[Bologna]] presso il centro di documentazione diretto da Giuseppe Dossetti. Nel capoluogo emiliano frequenta [[Nicola Matteucci]] e collabora stabilmente al neonato periodico «[[Il Mulino (rivista)|Il Mulino]]». Scrive su ''Ordine Civile'', rivista animata da [[Gianni Baget Bozzo]], e altri<ref>Gianni Baget Bozzo. Del Noce, il filosofo della libertà politica. {{cita web |url=http://www.ideazione.com/Rivista/1999/novembre_dicembre_1999/bagetbozzo_6_99.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=19 maggio 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081202075718/http://www.ideazione.com/rivista/1999/novembre_dicembre_1999/bagetbozzo_6_99.htm |dataarchivio=2 dicembre 2008 }}</ref> alcuni saggi, uno dei quali, «Idee per l'interpretazione del fascismo»<ref>Augusto Del Noce, «Idee per l'interpretazione del fascismo», ''Ordine Civile'', 15 aprile 1960.</ref>, sarà all'origine delle future revisioni storiografiche di [[Renzo De Felice|De Felice]] e [[Ernst Nolte|Nolte]].<br />