Esametro dattilico: differenze tra le versioni
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''Dic mihi, Damoeta, || cuium pecus? || An Meliboei?'' (Bucoliche, III, 1) (dieresi bucolica)
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Per [[Ponte (metrica)|ponte]] o zeugma (da non confondersi coll'[[Zeugma (figura retorica)|
# [[Ponte di Hermann]] (dal nome del filologo che lo scoprì): c'è sempre
# [[Ponte di Naeke]], o ''ponte bucolico'': c'è
# Ponte centrale: mentre sono normali la cesura femminile o pentemimera, si evita costantemente di far coincidere la fine del terzo piede con la fine di parola, per evitare l'impressione di un doppio trimetro.▼
# Lo
==Note==
▲Per [[Zeugma (figura retorica)|zeugma]] o ponte si intende un punto del verso in cui si evita di far terminare le parole. Nell'esametro, si possono riscontrare questi zeugmi:
<references/>
▲# [[Ponte di Hermann]] (dal nome del filologo che lo scoprì): c'è sempre zeugma tra le due sillabe brevi del quarto piede. Nella poesia greca, le eccezioni sono rarissime; la poesia latina, invece, non lo rispetta.
▲# [[Ponte di Naeke]], o ''ponte bucolico'': c'è zeugma tra quarto e quinto piede dell'esametro, se il quarto piede è realizzato da uno spondeo.
▲# Ponte centrale: mentre sono normali la cesura femminile o pentemimera, si evita costantemente di far coincidere la fine del terzo piede con la fine di parola, per evitare l'impressione di un doppio trimetro.
▲# Lo zeugma è più o meno severo tra uno spondeo formato da una sola parola e il piede seguente. Questa regola è ferrea nel caso sia il terzo piede ad essere spondaico; non agisce invece se si tratta del primo piede.
==Bibliografia==
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