La più grande avventura: differenze tra le versioni

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==Trama==
 
Nell'America del 1776, alla vigilia della [[Guerra d'indipendenza americana|rivoluzione americana]], Lana Borst e Gilbert Martin si sposano. Lasciano le loro agiate famiglie, ad Albany, e si avventurano nell'entroterra come una semplice coppia di pionieri, con un carro, un cavallo ed una vacca, diretti ad una piccola fattoria che Gil possiede nella Mohawk Valley. L'inizio è molto duro, specialmente per Lana che fatica ad abituarsi alla vita dura e incerta dei coloni. Ma le cose dopo un po' si stabilizzano. I coloni della valle, in buona parte tedeschi, hanno costruito una solida comunità, in cui Gil e Lana si inseriscono bene. Il risentimento verso gli inglesi, che li tartassano con le imposte, è forte, al punto che i coloni hanno costruito un fortino e organizzato una milizia, pronti ad entrare in guerra.
 
Un giorno, mentre l'intera comunità sta aiutando Gil e Lana a disboscare il proprio appezzamento, un nutrito gruppo di indiani, al soldo dell'inglese Caldwell - un tory integralista, dall'aspetto sinistro - assalta la proprietà e la mette a ferro e fuoco. E non è tutto: Lana era incinta e nella avventurosa fuga verso il fortino perde il bambino. La coppia insomma perde tutto, tranne la nuda terra. Senza casa e averi, i Martin accettano di lavorare per una ricca vedova, la signora McKlennar. Gil non avrebbe voluto (l'idea che la moglie lavori a servizio di un'altra signora lo scandalizzava), ma questa volta è Lana a imporsi e a farlo ragionare.