Architettura italiana: differenze tra le versioni

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Ad un tardo Neoclassicismo guarda ancora [[Alessandro Antonelli]] nella progettazione degli involucri esterni della [[basilica di San Gaudenzio]] a [[Novara]] e della [[Mole Antonelliana]] di Torino.
 
Quindi, la seconda metà dell'Ottocento portò all'affermazione dei [[Architettura neorinascimentale|gusti neorinascimentali]] ([[Galleria Vittorio Emanuele II]] a Milano e [[Galleria Umberto I]] a Napoli nell'ambito del [[Risanamento di Napoli|Risanamento]], ove furono applicati elementi in [[Architettura del ferro|ferro]]) e, più raramente, [[Architettura neobarocca|neobarocchi]] ([[Palazzo di Giustizia (Roma)|Palazzo di Giustizia]] di Roma), mentre il [[Architettura neogotica|neogotico]] fu lo stile impiegato ad esempio nelle facciate delle grandi chiese fiorentine.
Tardi echi dello Stile Impero confluirono nel controverso [[Vittoriano|Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II]] di Roma.
L'eclettismo di [[Architettura neoromanica|matrice neoromanica]] fu promosso da [[Camillo Boito]], al quale si devono pure numerosi restauri di monumenti medievali.