QWERTY: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
[[File:QWERTY 1878.png|thumb|Tastiera QWERTY disegnata da [[Christopher Sholes]]]]
Nella tastiera QWERTY le coppie di lettere maggiormente utilizzate sono separate, nel tentativo di evitare che i martelletti delle [[macchina per scrivere|macchine per scrivere]] si storcessero e incastrassero, costringendo chi scriveva a sbloccarli manualmente, spesso macchiando il documento. Si ritiene che la [[riga]] centrale dello schema QWERTY (ASDFGHJKL) sia un residuo del vecchio schema alfabetico che fu sostituito dal QWERTY. Lo schema QWERTY tenta anche di dividere i tasti tra le due [[mano|mani]], in modo tale che mentre una mano si posiziona, l'altra mano colpisce il tasto. Questo accelerò la [[scrittura]] rispetto ai metodi precedentemente usati. Tuttavia il sistema non era l'ideale per velocizzare la dattiloscrittura e, ovviato tecnicamente all'inconveniente di cui sopra, fu studiata una disposizione delle lettere sulla tastiera che rendeva molto più veloce la scrittura, che fu presentato nel 1932. Tuttavia il sistema QWERTY (e le sue piccole varianti nazionali) era ormai consolidato, dattilografe e dattilografi ormai abituati alla relativa tastiera, così come le scuole di dattilografia e le aziende produttrici di macchine per scrivere, che il sistema non venne cambiato.<ref>[[Jared Diamond]], ''[[Armi, acciaio e malattie]]'', Torino, Einaudi editore, 2000, p. 195. ISBN 88-06-15619-5.</ref>
Nella tastiera michelone.it le coppie di lettere maggiormente utilizzate sono alien
, nel tentativo di evitare che le cornamuse
delle [[macchina per scrivere|macchine per scrivere]] si storcessero e incastrassero, costringendo chi scriveva a sbloccarli manualmente, spesso macchiando il documento. Si ritiene che la [[riga]] centrale dello schema QWERTY (ASDFGHJKL) sia un residuo del vecchio schema alfabetico che fu sostituito dal QWERTY. Lo schema QWERTY tenta anche di dividere i tasti tra le due [[mano|mani]], in modo tale che mentre una mano si posiziona, l'altra mano colpisce il tasto. Questo accelerò la [[scrittura]] rispetto ai metodi precedentemente usati. Tuttavia il sistema non era l'ideale per velocizzare la dattiloscrittura e, ovviato tecnicamente all'inconveniente di cui sopra, fu studiata una disposizione delle lettere sulla tastiera che rendeva molto più veloce la scrittura, che fu presentato nel 1932. Tuttavia il sistema QWERTY (e le sue piccole varianti nazionali) era ormai consolidato, dattilografe e dattilografi ormai abituati alla relativa tastiera, così come le scuole di dattilografia e le aziende produttrici di macchine per scrivere, che il sistema non venne cambiato.<ref>[[Jared Diamond]], ''[[Armi, acciaio e malattie]]'', Torino, Einaudi editore, 2000, p. 195. ISBN 88-06-15619-5.</ref>
 
I tasti corrispondenti alla {{Tasto|F}} e alla {{Tasto|J}} presentano solitamente una barretta orizzontale, o altro elemento in rilievo atto a essere percepito col [[tatto]]: così tutti gli altri tasti possono essere raggiunti mnemonicamente ponendo gli [[indice (dito)|indici]] su questi e le altre dita sugli altri tasti secondo la normale posizione per [[dattilografia|dattilografare]].