Android: differenze tra le versioni

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=== Sicurezza ===
Uno dei più grandi problemi di sicurezza e la mancanza del rilascio dei aggiornamenti da parte dei prodottoriproduttori: mentre Google rilascia igli aggiornamenti per oltre cinque anni, i produttori dei dispositivi (OEM) devono implementare iimplementarli aggiornamenti per ogni singolo device.dispositivo Spesso(spesso questo succede solamente per i primi 12 mesi dopo il rilascio). In Italia per esempio, si temateme che oltre il 50% deidegli smartphone in uso non ricevonoricevano più aggiornamenti di sicurezza.<ref>{{Cita web|url=https://www.ricompro.it/blog/oltre-50-percento-degli-smartphone-italiani-non-sono-sicuri-per-lonline-banking/|titolo=Oltre 50% degli smartphone Italiani non sono sicuri per l’Online Banking, riCompro Srl, 2017}}</ref>
 
Diversi marchi commerciali hanno prodotto del software antivirus per dispositivi Android. Un articolo del 2011 apparso su ExtremeTech ha sollevato l'opinione che gli antivirus disponibili all'epoca, su Android, fossero praticamente inutili,<ref name="extremetech">{{cita web|url=http://www.extremetech.com/computing/104827-android-antivirus-apps-are-useless-heres-what-to-do-instead/2|titolo=Android antivirus apps are useless, here’s what to do instead | accesso 10 aprile 2012}}</ref> perché per il ''principio di minimo privilegio'' le ''app'' non possono agire a livello di kernel ma soltanto applicativo, e quindi qualunque applicazione, anche installata da fonti di terze parti, non avrebbe i permessi sufficienti per apportare danni permanenti al sistema.<ref name="extremetech" />
Uno dei più grandi problemi di sicurezza e la mancanza del rilascio dei aggiornamenti da parte dei prodottori: mentre Google rilascia i aggiornamenti per oltre cinque anni, i produttori dei dispositivi (OEM) devono implementare i aggiornamenti per ogni singolo device. Spesso questo succede solamente per i primi 12 mesi dopo il rilascio. In Italia per esempio, si tema che oltre 50% dei smartphone in uso non ricevono più aggiornamenti di sicurezza.<ref>{{Cita web|url=https://www.ricompro.it/blog/oltre-50-percento-degli-smartphone-italiani-non-sono-sicuri-per-lonline-banking/|titolo=Oltre 50% degli smartphone Italiani non sono sicuri per l’Online Banking, riCompro Srl, 2017}}</ref>
 
Diversi marchi commerciali hanno prodotto del software antivirus per dispositivi Android. Un articolo del 2011 apparso su ExtremeTech ha sollevato l'opinione che gli antivirus disponibili all'epoca, su Android, fossero praticamente inutili,<ref name="extremetech">{{cita web|url=http://www.extremetech.com/computing/104827-android-antivirus-apps-are-useless-heres-what-to-do-instead/2|titolo=Android antivirus apps are useless, here’s what to do instead | accesso 10 aprile 2012}}</ref> perché per il ''principio di minimo privilegio'' le ''app'' non possono agire a livello di kernel ma soltanto applicativo, e quindi qualunque applicazione, anche installata da fonti di terze parti, non avrebbe i permessi sufficienti per apportare danni permanenti al sistema.<ref name="extremetech" />
 
Al fine di migliorare la sicurezza del sistema, Google ha introdotto dei meccanismi automatici di analisi del software per bloccare eventuali applicazioni malevole presenti nel market Google Play.<ref>{{cita web|url=http://www.webnews.it/2012/10/15/google-play-nuova-protezione-anti-malware/|titolo=Google Play, nuova protezione anti-malware|data=8 febbraio 2013|accesso=8 febbraio 2013}}</ref>
Queste soluzioni hanno ridotto il problema {{Citazione necessaria|ma delle analisi tecniche hanno evidenziato che le analisi automatiche possono essere aggirate}}. Un'analisi McAfee stima che nel 2012 l'85% dei virus per dispositivi mobili sia stato sviluppato per dispositivi Android.<ref>{{cita web|url=http://www.mcafee.com/us/resources/reports/rp-quarterly-threat-q2-2012.pdf|titolo=McAfee Threats Report:Second Quarter 2012|editore=McAfee|data=7 settembre 2012|accesso=7 settembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120907050115/http://www.mcafee.com/us/resources/reports/rp-quarterly-threat-q2-2012.pdf|dataarchivio=7 settembre 2012}}</ref> {{cn|Tuttavia, con l'introduzione del Google Play Service 5.0, questo problema dovrebbe ridursi, poiché il dispositivo potrà contare su aggiornamenti della sicurezza costanti.}}
 
A partire dalla versione di Android L, le informazioni e i dati personali presenti sul terminale vengono cifrati ''di default'' dal dispositivo. La cifratura dei dati era stata introdotta tre anni prima, ma doveva essere abilitata manualmente.<ref>{{cita web|url=http://arstechnica.com/gadgets/2014/09/android-l-will-have-device-encryption-on-by-default/|titolo=Android L will have device encryption on by default|editore=[[Ars Technica]]|lingua=en|autore=Ron Amadeo|data=18 settembre 2014|accesso=21 marzo 2016}}</ref>