La mia gente: differenze tra le versioni

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{{Album
|titolo = La mia gente
|titoloalfa = mia gente, La
|artista = Enzo Jannacci
|tipo album = Studio
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|etichetta = [[ARC (casa discografica)|ARC]] ALPS 11021
|produttore = [[Nanni Ricordi]]
|durata =
|genere = Folk
|genere2 = Pop
|nota genere =
|registrato = Italia
|numero di dischi = 1
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|successivo = [[Jannacci Enzo (album)|Jannacci Enzo]]
|anno successivo = 1972
|singolo1 = Messico e nuvole/Pensare che...
}}
'''''La mia gente''''' è il sesto album in studio di [[Enzo Jannacci]].
 
Gli arrangiamenti sono curati da [[Luis Bacalov]], tranne ''Gli zingari'' (arrangiata da [[Enzo Jannacci]]), ''Mexico e nuvole'' e ''Pensare che'' (arrangiate da [[Nando De Luca]]); questi ultimi due brani sono anche stati pubblicati su 45 giri con un mixaggio leggermente diverso.
 
=== I brani ===
Maria me porten via è un brano poco conosciuto del cantautore milanese e uno dei più intensi e magici. Il dritto è allegra e spensierata per un argomento che Jannacci evidenzierà meglio nel 1980, reincidendola nel disco Ci vuole orecchio. E la marcia va risale al 1965 e presente nello spettacolo 22 canzoni, ma non nel disco. Il Duomo di Milano è un capolavoro ingiustamente dimenticato, con una musica ridotta all'essenziale e un testo struggente. Il metrò, scritta interamente da Bruno Lauzi e mai incisa dallo stesso, è un brano divertente e uno dei migliori per schema metrico incisi dal cantautore milanese. 70 persone è un quasi monologo che parla di immigrazione e gente che viaggia da paese a paese (se la sentisse Salvini cambierebbe idea). Pensare che, incisa sul retro del 45 giri di Messico e nuvole, dice dei concetti filosofici che Jannacci riprenderà meglio in brani come Saltimbanchi e Oriente. La mia gente è una canzone cupa, che narra di un individuo che vede il mondo distruggersi, e lui cerca di restarne indiffirente. El Carrete è spagnoleggiante e spassoso;forse deriva il fatto che è stata scritta insieme a Cochi e Renato? Gli zingari, incisa già nel 1969, parla in maniera più poetica e precisa degli argomenti già detti in 70 persone. Il piantatore di pellame, anch'essa scritta insieme a Cochi e Renato, è anch'essa divertita e quasi psichedelica. Messico e nuvole è stata scritta da Vito Pallavicini e Paolo Conte; Jannacci si quadagnerà l'onore di essere stato il primo a incidere questa canzone, che poi sarà incisa e interpretata da molti altri artisti
 
== Tracce ==
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== Curiosità ==
 
{{Curiosità}}
*Sia i testi che la musica di ''Il metrò'' sono di [[Bruno Lauzi]] (che non l'ha mai incisa).
*''El carrete'' e ''Il piantatore di pellame'' sono state scritte insieme a [[Cochi Ponzoni|Cochi]] e [[Renato Pozzetto|Renato]].
*La musica di ''Mexico e nuvole'' è opera di [[Giorgio Conte (cantante)|Giorgio Conte]] e [[Michele Virano]], mentre il testo è di [[Vito Pallavicini]].