300 (film): differenze tra le versioni

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Il primo giorno inizia il combattimento e l'enorme esercito di persiani, seppur numerosissimo, soccombe alla falange degli spartani, che vincono la battaglia provocando un grande massacro; i persiani lanciano contro Leonida ed i suoi soldati un turbine di frecce che si conficca negli scudi nemici, ma non riescono a colpire alcun soldato per via della protezione a [[testuggine romana|testuggine]] di Leonida e dei suoi guerrieri. [[Serse I di Persia|Serse]], impressionato dalla tenacia dei soldati di Leonida, si reca a parlare personalmente con il re spartano e gli offre, in cambio della resa, il titolo di generale di tutta la Grecia, ma Leonida rifiuta l'offerta. Di sera, [[Serse]] si vendica del rifiuto del re spartano inviando contro di lui e i suoi soldati dei guerrieri formidabili: gli ''Immortali''. Questi guerrieri sono pressoché impossibili da uccidere, poiché sono fortissimi ed invulnerabili. Indossano maschere metalliche mostruose e danno molto filo da torcere all'esercito di [[Leonida]], ammazzando molti suoi compagni. Un guerriero gigantesco e mostruoso a vedersi, rompe le catene che lo tenevano prigioniero e si scaglia sui nemici falciandone diversi. Poi affronta [[Leonida]] e sta per ucciderlo; sennonché il re spartano, dopo aver schivato tutti i colpi del mostruoso avversario, lo coglie al braccio con la [[spada]], ma il nemico la estrae dalla [[ferita]] e, come niente, si lancia nuovamente sul nemico. Questi cade a terra, crivellato di colpi allo [[scudo]] e perde sia questi che la [[spada]]. Ma mentre il [[mostro]] sta per annientarlo, il re di [[Sparta]] riesce con uno sforzo ad afferrarla e colpisce all'occhio il nemico, che la estrae nuovamente dalla [[ferita]] e con [[grinta]] spaventa l'avversario; [[Leonida]], infine, riesce a prevalere staccandogli la [[testa]] di netto, che cade a terra schizzando midollo tra la montagna di cadaveri alleati. Astinos allora ordina l'attacco e i 300 guerrieri massacrano tutti gli ''Immortali'', provocando un altro mare di morti fra i persiani e il sangue che scorre a [[fiumi]] tra le salme. [[Leonida]] e i suoi spingono poi i corpi cadaverici giù della [[scogliera]] e questi sprofondano nel [[mare]].
 
Il secondo giorno, Serse scaglia contro i soldati la fanteria persiana, oltre a un enorme [[rinoceronte]] da guerra, che viene abbattuto da Astinos, il figlio del capitano dell'esercito di Leonida. Serse allora invia poi i genieri dotati di esplosivi e gli [[Elefante da guerra|elefanti da guerra]]. Entrambi gli attacchi falliscono miseramente. Un cavaliere persiano, sbucato all'improvviso dalla nebbia, uccide Astinos mozzandogli il capo e il padre, dopo aver lanciato un urlo di [[dolore]] verso i persiani, travolto dall'odio esce dai ranghi e comincia a massacrare tutti i persiani che gli capitano a tiro. Si dispera al tal punto che viene trascinato con forza da tre spartani per portarlo indietro, cacciando un urlo di assoluta ferocia contro gli avversari, tanto da farli arretrare spaventati. AHa termine così la dura e lunghissima battaglia di Leonida e dell'esercito di Serse. Nel frattempo Efialte, furioso per essere stato rifiutato dal [[re]], si reca nel campo dei persiani e, in cambio di una posizione di prestigio all'interno dell'esercito di Serse, rivela il percorso segreto per attraversare le Termopili. Quando si scopre la mossa di Efialte, gli Arcadi si ritirano e Leonida ordina a Delios di partire con loro e tornare a Sparta, per raccontare a tutta la Grecia le loro gesta.
 
Intanto, a Sparta, il consigliere Terone concupisce la regina [[Gorgo (regina di Sparta)|Gorgo]], moglie di Leonida, che, in cambio di favori, lo avrebbe potuto aiutare a convincere il consiglio di Sparta ad inviare l'intero esercito in guerra. Al consiglio, inaspettatamente, Terone non soltanto non sostiene la regina, ma l'accusa di adulterio davanti all'intero congresso. La regina, furente per gli insulti, uccide Terone con un pugnale. Questi cade a terra morto e alcune monete persiane con il volto di Serse rotolano per il consiglio, il che rende palese il suo tradimento. Alle Termopili, i persiani circondano gli spartani da tutti i lati e i messaggeri di Serse chiedono la resa di Leonida. Il Dio-Re offre nuovamente a [[Leonida]] il titolo di generale di tutta la [[Grecia]]. Il re spartano non soltanto rifiuta nuovamente ma, con un urlo a sorpresa, spinge un suo compagno a scagliare d'improvviso la lancia contro un nemico, uccidendolo. [[Serse]], sconvolto, ordina ai suoi soldati di trucidare i 300 guerrieri una volta per sempre, mentre Leonida scaglia l'asta contro lo stesso [[Serse]], ferendolo al labbro. Mentre il re persiano si mette una mano sulla [[ferita]] per tamponarla, i suoi guerrieri lanciano una salva di frecce contro i 300, bersagliandoli e gettandoli a [[terra]] semivivi. Infine, un turbine di frecce terribili e letali parte dagli archi dei persiani contro i 300, annientandoli e ferendo anche [[Leonida]], che morirà per ultimo, crivellato di frecce.