Obito Uchiha: differenze tra le versioni
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== Il personaggio ==
=== Personalità ===
[[File:Symbole Uchiwa.svg|thumb|upright=0.5|Il {{nihongo|ventaglio|団扇|uchiwa}}, simbolo del clan Uchiha.]]
Durante la sua adolescenza, Obito viene presentato come un ragazzo allegro, vivace e spiccatamente generoso nei confronti delle altre persone, seppur alquanto impacciato e ritardatario; appartiene al prestigioso [[clan Uchiha]], del quale va particolarmente fiero
In seguito alla sua presunta morte durante la [[Glossario di Naruto#Guerre mondiali ninja|Terza guerra mondiale ninja]], Obito viene fortuitamente tratto in salvo da un anziano [[Madara Uchiha]] e, impossibilitato a far ritorno al Villaggio a causa delle gravissime ferite riportate, tenta di rimettersi al solo scopo di poter in seguito ritrovare i propri compagni. Venuto però a sapere che Rin e Kakashi, nel corso degli scontri, si siano ritrovati praticamente da soli e braccati da dei [[Villaggio della Nebbia|ninja della Nebbia]], Obito si precipita subito in loro aiuto; arrivato sul posto, però, il giovane Uchiha assiste alla morte involontaria di Rin per mano di Kakashi: questo evento capovolge radicalmente l'animo di Obito, il quale giunge alla conclusione che il mondo reale sia un mero inferno in terra, portatore di odio e disperazione sconfinati, decidendo così di aderire al progetto espostogli in precedenza da Madara, ovvero la totale soggiogazione dell'umanità mediante la colossale tecnica dello [[Sharingan#Tsukuyomi Infinito|Tsukuyomi Infinito]], grazie al quale, attraverso il rilascio su scala globale d'un eterno ''[[Chakra#Tecnica ninja|genjutsu]]'', sarebbe possibile deportarla in un [[Utopia|utopico]] simulacro della realtà in cui nessuno potrà più patire alcuna forma di sofferenza.
In seguito all'incontro con Madara, la personalità di Obito cambia dunque in maniera considerevole: questi, infatti, assume un atteggiamento estremamente freddo e serioso, se non addirittura arrogante quando si tratta delle sue abilità; disprezza fortemente chi ritiene essere debole e loda invece coloro che riescono a tenergli testa, come dimostrato durante il combattimento con il suo ex-maestro [[Minato Namikaze]], il [[Gradi ninja#Kage|Quarto Hokage]]; rinuncia al suo sogno di diventare Hokage e ridicolizza [[Naruto Uzumaki|Naruto]] per la stessa aspirazione. Quest'arroganza si rivolge anche nei confronti di Kakashi, causticamente accusandolo a più riprese, quando questi cerca inutilmente di dissuaderlo dalle sue diaboliche mire cercando di fargli ricordare chi fosse un tempo, di parlargli a vanvera. Anche in seguito alla morte di Rin per mano del ninja-copia, Obito non gliene dà la colpa, accusando invece la "realtà in cui vivono". Tuttavia, benchè Obito continui a ripeterselo, i suoi pensieri e [[flashback]] dimostrano che egli vuole attivare il progetto occhio lunare, non per distruggere solo la realtà del mondo per vendetta, ma per potere rivedere Rin. Da questo momento in poi, Obito si presenta con due diversi alias, in modo che, durante la seconda parte del manga, la sua vera identità resti nell'ombra per circa trenta volumi: Tobi, identità con la quale si unisce all'[[Organizzazione Alba]], e quella del leggendario Madara Uchiha, nome utilizzato per attirare l'attenzione dei propri avversari ed essere preso più seriamente.
Nelle sue prime apparizioni come Tobi, Obito è uno dei personaggi che meglio incarnano la parte comica del manga, in quanto si presenta come un individuo estremamente buffo, goffo
=== Aspetto ===
[[File:Naruto forehead cover.JPG|thumb|Il coprifronte con il simbolo di Konoha.]]
Obito ha una carnagione chiara e i capelli neri, così come gli occhi; da ragazzo portava inoltre degli occhiali, che coprivano anche le orecchie, dalla visiera arancione e fatti in modo tale da essere isolati dall'esterno. Indossava un abito blu scuro con rifiniture arancioni il cui dorso era adornato dal tipico simbolo a ventaglio del clan Uchiha; indossava il coprifonte del Villaggio della Foglia e legate ai polsi aveva delle placche metalliche di protezione, similmente al compagno Kakashi, suo coetaneo.
Dopo la sua presunta morte, veste la tunica nera decorata con nuvole rosse caratteristica dell'[[Organizzazione Alba]] lasciandosi crescere i capelli, per poi tagliarli in seguito. Durante questo periodo nasconde la propria identità grazie a diverse maschere: le prime due possiedono un solo foro in corrispondenza dell'occhio destro (quello con lo sharingan) mentre la terza, utilizzata durante la quarta grande guerra ninja, ne possiede tre per il fatto che nella cavità oculare sinistra si è trapiantato il Rinnegan; il motivo di questa terza maschera sembra una fusione tra lo [[Sharingan]] e il [[Rinnegan]].
<div align="center"><gallery heights="150" widths="100" caption="Le maschere indossate da Obito in ordine cronologico
File:Old Madara's mask.svg|Al tempo dell'attacco al Villaggio della Foglia con la [[Volpe a Nove Code (Naruto)|Volpe a Nove Code]].
File:Masque Madara.svg|Durante la seconda parte del manga.
File:New Masque Madara.svg|In seguito al trapianto del [[Rinnegan]].
</gallery></div>
== Storia ==
=== Antefatti ===
Obito è un ninja appartenente clan Uchiha del Villaggio della Foglia. In gioventù entra a far parte di una squadra di tre [[Gradi ninja (Naruto)#Genin|genin]], insieme
Durante la terza grande guerra ninja, insieme
<br />Il giorno seguente, una volta separatosi dal maestro, Obito, insieme
Con la frana causata dal ninja della Roccia, il corpo immobilizzato di Obito viene completamenten sepolto dalle pietre, causando però una piccola apertura nel terreno a lui sottostante che lo farà miracolosamente finire in uno dei corridoi dei quali è composto il nascondiglio sotterraneo di Madara Uchiha, centenario ninja creduto morto dal suo clan. Obito viene curato dallo stesso Madara, il quale ricostituirà la metà distrutta del
Obito è il responsabile dell'attacco al Villaggio della Foglia il giorno della nascita di [[Naruto Uzumaki]]: approfittando del parto di [[Forze portanti#Kushina Uzumaki|Kushina Uzumaki]], l'Uchiha, una volta liberato Kurama, il demone novecode, ne prende il controllo inviandolo a distruggere il villaggio,<ref>{{Cita libro|cognome=Kishimoto|nome=Masashi|titolo=Naruto, Volume 53|anno=2010|editore=Viz Media|capitolo=Capitolo 501|isbn=978-4-08-870126-4}}</ref> ma, dopo aver combattuto contro l'ex maestro [[Minato Namikaze]], ora Quarto Hokage, viene costretto alla ritirata.<ref name="c503" >{{Cita libro|cognome=Kishimoto|nome=Masashi|titolo=Naruto, Volume 53|anno=2010|editore=Viz Media|capitolo=Capitolo 503|isbn=978-4-08-870126-4}}</ref> Lo stesso Minato, in seguito, sigilla parte del chakra della volpe nel corpo del figlio Naruto, in modo da donargli i poteri del demone con i quali poter sconfiggere Obito in un futuro non troppo lontano.<ref>{{Cita libro|cognome=Kishimoto|nome=Masashi|titolo=Naruto, Volume 53|anno=2010|editore=Viz Media|capitolo=Capitolo 504|isbn=978-4-08-870126-4}}</ref><ref name="c440">{{Cita libro|cognome=Kishimoto|nome=Masashi|titolo=Naruto, Volume 47|anno=2009|editore=Viz Media|capitolo=Capitolo 440|isbn=978-4-08-874711-8}}</ref> In seguito partecipa allo sterminio del clan Uchiha, aiutando Itachi nella sua missione<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 43|anno=2008|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 401|isbn=978-4-08-874552-7}}</ref> e, nel periodo in cui il villaggio della Nebbia era chiamato "la Nebbia Insanguinata", prende il controllo del Quarto Mizukage, Yagura, attraverso una tecnica illusoria<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 44|anno=2008|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 404|isbn=978-4-08-874589-3}}</ref>. In questo periodo arruola personalmente [[Kisame Hoshigaki]] tra i suoi subordinati e si mette in contatto con [[Nagato (personaggio)|Nagato]], nel Villaggio della Pioggia, per spingerlo a creare l'[[organizzazione Alba]].<ref>{{Cita libro |cognome=Kishimoto|nome=Masashi|titolo=Naruto, Volume 53|anno=2010 |editore=Viz Media |capitolo=Capitolo 507|isbn=978-4-08-870084-7}}</ref>
=== Seconda parte del manga ===
Dopo la morte di [[Sasori]], Obito entra ufficialmente nell'organizzazione, assumendo l'identità di Tobi, come nuovo compagno di [[Deidara]], con il quale cattura senza troppa fatica il [[Cercoteri#Isobu, Demone Tricoda|demone a tre code]].<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 35|anno=2006|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 318|isbn=978-4-08-874273-1}}</ref> Successivamente i due affrontano [[Sasuke Uchiha]]: al termine dello scontro, tuttavia, Deidara si suiciderà tramite il C0. <br />In seguito rivela, mentendo, di essere il leggendario Madara Uchiha, e di voler dare inizio alla Quarta grande guerra ninja
In seguito, avvertito da Zetsu che lo scontro tra Itachi e Sasuke era terminato, cambia completamente personalità, diventando freddo e serio, ed è allora che Kakashi intravede il suo Sharingan.<br />
[[File:Arms madara.svg|upright=0.7|thumb|Il {{nihongo|[[Gunbai]]|軍配}} arma di Madara Uchiha utilizzata da Obito durante la quarta grande guerra.]]
Dopo la sconfitta di [[Nagato (personaggio)|Pain]], Obito si dirige al summit dei Kage avendo però prima un dialogo con Naruto, Kakashi e Yamato, ai quali racconta la verità su Itachi, per poi introdursi alla riunione. Qui salva Sasuke e chiede ai kage che gli vengano consegnate le due forze portanti rimanenti. È in questa occasione che Tobi illustra le ragioni dietro le sue azioni: l'attuazione del {{nihongo|"progetto dell'occhio lunare"|月の眼計画|Tsuki no me keikaku}}, con cui intende portare la pace nel mondo dei ninja. Al rifiuto dei kage di collaborare, proclama l'inizio della quarta guerra ninja.<ref name="cap467">{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 50|anno=2010|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 467}}</ref>
Successivamente interferisce nel ritorno di Danzo al Villaggio della Foglia e cattura le guardie del corpo di quest'ultimo, Fuu e Torune, lasciando poi campo libero a Sasuke, che affronterà e ucciderà Danzo.<ref name="cap. 475">{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 51|anno=2010|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 475}}</ref> In seguito stringe un'alleanza con [[Kabuto Yakushi]], soprattutto dopo che questi gli mostra la Tecnica della resurrezione impura<ref name="cap. 490">{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 52|anno=2010|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 490}}</ref>. Successivamente, dopo un duro scontro con [[Konan (Naruto)|Konan]], recupera il [[Rinnegan]] dal cadavere di Nagato<ref name="cap. 510">{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 54|anno=2010|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 510}}</ref> e, rivelando di essere stato lui a donare quegli occhi al ninja della Pioggia, si trapianta il Rinnegan nell'occhio sinistro.<ref name="cap. 514">{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 54|anno=2010|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 514}}</ref>
=== Quarta grande guerra ninja ===
Una volta cominciata la guerra<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 55|anno=2011|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 515}}</ref> mette Kabuto alle strette affinché gli riveli i segreti della Tecnica di Resurrezione<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 55|anno=2011|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 520}}</ref> ed entra in possesso dei [[Eremita delle Sei Vie#Tesori|cinque tesori dell'Eremita delle Sei Vie della Trasmigrazione]].<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 57|anno=2011|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 537}}</ref> Grazie al Rinnegan controlla le precedenti [[forze portanti]] catturate, uccise dall'Organizzazione Alba e resuscitate da Kabuto, le quali posseggono, come Obito, lo Sharingan e il Rinnegan<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 59|anno=2011|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 557}}</ref> e con queste si prepara a catturare le ultime due forze portanti: Naruto e [[Killer Bee]].<ref>{{Cita libro|autore=Kishimoto, Masashi|titolo=Naruto, Volume 59|anno=2011|editore=Shueisha|capitolo=Capitolo 564}}</ref> Durante lo scontro giungono in soccorso delle due forze portanti Kakashi Hatake e [[Gai Maito]]. Dopo che i cercoteri da lui controllati vengono liberati dal suo controllo da Naruto, egli scende personalmente in campo. Nel frattempo Obito fa assorbire il chakra della Volpe a Nove Code, contenuto nei corpi di [[Kinkaku e Ginkaku]], alla {{nihongo|[[Evocazioni di Naruto#Statua Diabolica|Statua Diabolica]]|外道魔像|Gedo Mazo}},
Nonostante ciò non riesce a resistere a Kurama, circondato dal Susano'o di Sasuke, che si scaglia su di lui con una spada estraendogli il Decacoda sotto forma delle sette bestie codate assorbite dalla Statua Diabolica. Obito cade a terra e poco dopo arriva Kakashi pronto
Tornato nella dimensione reale con Madara assiste all'attivazione dello Tsukuyomi Infinito rimanendo immunizzato dagli effetti della tecnica. Ormai posseduto dallo Zetsu nero trafigge Madara in pieno petto dopo che lo Zetsu nero rivela di essere la volontà di Kaguya Ootsutsuki. Fatto ciò rivela che lo Tsukuyomi Infinito trasformerà tutti coloro che ne sono imprigionati in Zetsu bianchi, detto questo lascia il corpo di Obito che cade a terra privo di forza. Obito viene poi curato da Naruto tramite il chakra dell'Eremita delle Sei Vie e dopo essere stato informato della situazione, nota che la tecnica usata da Kaguya per spostarsi nelle dimensioni è simile al Kamui e decide di
== Capacità ninja ==
[[File:Mangekyou Sharingan Kakashi.svg|thumb|upright=0.6|Lo Sharingan ipnotico di Obito Uchiha.]]
[[File:Rinnegan.svg|thumb|upright=0.6|Il Rinnegan.]]
Come del resto tutti i membri del clan Uchiha, Obito presenta una predisposizione naturale per il chakra di tipo fuoco e infatti
In seguito all'incidente a causa del quale fu dato per morto, per continuare a vivere Obito necessita di una particolare sostanza bianca derivata dal chakra della {{nihongo|Statua Diabolica|外道魔像|Gedo Mazo}} che attraversa la parte destra del suo corpo permettendogli così un "ricambio" degli arti persi e l'immortalità biologica; quando poi si trova a diretto contatto con uno Zetsu bianco o con il {{nihongo|Demone Decacoda|十尾の尾獣|Jūbi no bijū}}, Obito, oltre al primo Hokage e il capitano Yamato, diviene in grado di utilizzare la potente Arte del Legno.
Durante la notte della nascita di Naruto ha agevolmente superato la strettissima sorveglianza predisposta dal Quarto Hokage a tutela di Kushina, estraendo da quest'ultima la Volpe a Nove Code (che ha poi soggiogato con il suo Sharingan e scatenato sul villaggio), costringendo il suo ex maestro ad affrontarlo personalmente e a ricorrere al secondo stadio della Dislocazione Istantanea per fermarlo; in questa occasione Minato afferma di conoscere un solo ninja capace di tanto, Madara Uchiha, considerando quindi pari il livello dei due. In seguito aiuta Itachi nello sterminio del clan.
Nello scontro con Konan dimostra di essere in grado di utilizzare Izanagi, un Genjutsu proibito degli Uchiha necessitante sia dello Sharingan
Poco prima dell'inizio della Quarta Guerra Ninja si trapianta nell'occhio sinistro il Rinnegan di Nagato, che gli consente di realizzare una sua versione delle Sei Vie di Pain con cui tenere sotto controllo sei forze portanti riportate in vita (dotate anch'esse di Sharingan e Rinnegan): i redivivi possono utilizzare tutte le tecniche possedute in vita e trasformarsi nei rispettivi cercoteri, ma visto l'eccessivo sforzo per tenere a bada le bestie Obito non è capace di sfruttare anche i poteri tipici del Rinnegan. Nella prosecuzione del conflitto diventa la forza portante del Decacoda ottenendo un potere tale da permettergli di combattere contemporaneamente contro Naruto, Sasuke, Minato e Tobirama Senju; ottiene inoltre una nuova abilità, superiore anche all'Arte della Polvere, che si presenta sotto forma di nove sfere nere che può modellare a suo piacimento capaci persino di annullare l'effetto rigenerante della Resurrezione.
== Bibliografia ==
* {{Bibliografia|databook3|Masashi Kishimoto, ''Il Mondo di Naruto. La guida ufficiale del Manga vol. 3 - Hiden To no Sho: Il Libro dei combattimenti'', Modena, [[Planet Manga]], 2010. {{NoISBN}}}}
* {{Bibliografia|databook3|Masashi Kishimoto, ''Il Mondo di Naruto. La guida ufficiale del Manga vol. 4 - Hiden Sha no Sho: Il Libro dei guerrieri'', Modena, [[Planet Manga]], 2011. {{NoISBN}}}}
{{Naruto}}
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