Psicologia transpersonale: differenze tra le versioni

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La '''psicologia transpersonale''', secondoè un sottocampo o "scuola" di [[psicologia]] che integra gli aspetti spirituali e trascendenti dell'esperienza umana con la struttura della psicologia moderna. È anche possibile definirla come una "psicologia spirituale". Secondo la definizione di [[Charles Tart]], essa opera per la "realizzazione del [[Sé (psicologia)|Sé]]", ossia per il risveglio della natura spirituale di ogni individuo e delle sue qualità più genuinamente umane.
 
Il termine "transpersonale", applicato alla [[psicologia]], sembra essere stato utilizzato per la prima volta da [[Roberto Assagioli]], il creatore della [[psicosintesi]], ed in seguito da [[Carl Gustav Jung|Carl Jung]], e sta ad indicare quelle aree della realtà psichica che si estendono oltre l'identificazione con la personalità individuale. La psicologia transpersonale pertanto è quell'approccio psicologico che si occupa dello studio e della cultura della spiritualità e delle esperienze spirituali in un contesto psicologico.
 
Tale metodo cominciò ad affermarsi nel campo della psicologia intorno agli anni sessanta, a partire dall'opera di [[Abraham Maslow|A. Maslow]], il quale per primo mise l'accento su una psicologia “evolutiva” che considerasse lo “sviluppo delle potenzialità”, “la soddisfazione graduale dei bisogni”, la relazione “tra persona e persona” nel rapporto terapeutico, l'esperienza mistica, come momenti fondanti di un percorso di auto-realizzazione.