Analisi macroprudenziale: differenze tra le versioni

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Con il termine '''Analisi macroprudenziale''' si usa indicare l'applicazione degli strumenti analitici economico-finanziari allo studio della stabilità del sistema finanziario nel suo complesso. L'origine del nome è relativamente recente: risale ad alcuni lavori di analisi finanziaria internazionale condotti presso la [[Banca dei Regolamenti Internazionali]] nei primi anni '80.
A seguito degli eventi della crisi finanziaria del 2007-2009, conosciuta anche come "[[crisi dei subprime]]", il mondo economico e finanziario ha acquisito maggiore consapevolezza dell'importanza di tale analisi; il termine è quindi ormai abbastanza comune nel linguaggio degli economisti finanziari e dei pubblici funzionari, così come è acquisito il suo ambito di significato: l'analisi ''macro''-prudenziale è un'analisi rivolta a saggiare la stabilità di un sistema finanziario nel suo complesso, mentre l'analisi ''micro''-prudenziale è l'analisi aziendale che gli organi di [[regolamentazione finanziaria|supervisione]] finanziaria sono tenuti a compiere su ogni banca e impresa finanziaria [[regolamentazione|regolamentata]] per valutarne l'effettiva solidità patrimoniale e quindi la [[stress test delle banche|capacità di resistere a perdite economiche rilevanti]] e a condizioni congiunturali particolarmente avverse.
Per una illustrazione dei motivi per cui è necessario sottoporre a controllo e supervisione le banche e le imprese finanziarie si rimanda alla voce [[Banca d'Italia|"Vigilanza Bancaria"]].