Giovanni Colacicchi: differenze tra le versioni

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{{Citazione necessaria|Per Colacicchi la pittura e la scultura sono «arti essenzialmente figurative con una funzione insostituibile e sociale, perché soltanto in questo modo possono più naturalmente esprimere umane idee, e aspirazioni, e spirituali pensieri»}}.
 
Tra le varie mostre partecipa alla I,II,III,[[Rassegna nazionale delle arti figurative|V]],[[VII Quadriennale nazionale d'arte di Roma|VII]],VIII,[[IX Quadriennale nazionale d'arte di Roma|IX]] [[Quadriennale di Roma]]<ref>{{cita web|sito= Archivio Biblioteca Quadriennale di Roma |url= http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=artisti&id=2824&ricerca= |titolo= Giovanni Colacicchi}}</ref> e alla [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia]] del 1926, del [[XVI Esposizione internazionale d'arte|1928]], del [[XVII Esposizione internazionale d'arte|1930]],del [[XVIII Esposizione internazionale d'arte|1932]] con sala personale, del 1934, del [[XX Esposizione internazionale d'arte|1936]], del 1938, del [[1942]] e del [[1948]] <ref>[in sito ufficiale Biennale di Venezia http://asac.labiennale.org/it/passpres/artivisive/ava-ricerca.php?cerca=1&p=1]</ref>.
 
== Bibliografia ==