Traduzione: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{NN|linguistica|marzo 2010}}
La '''traduzione''' è un'attività che comprende l'interpretazione del significato di un testo ("sorgente", "di origine", "di partenza" o "prototesto") e la successiva produzione di un nuovo testo, equivalente a quello di origine, ma ovviamente in un'altra lingua (questo pezzo e copiato da un altra pagina)(lingua "di destinazione", "di arrivo" o "metatesto"). Il termine "traduzione" tuttavia non indica solamente l'atto del tradurre, ma anche il testo tradotto, risultante da questa attività; per questi motivi, spesso alcuni studiosi e teorici hanno preferito evitare l'ambiguità usando un termine diverso e più specifico: ad esempio, il sostantivo "il tradurre" ([[Henri Meschonnic]]) oppure le locuzioni "attività traducente" (''activité traduisante''), "operazione traducente" (''opération traduisante'') ([[Georges Mounin]]) o altre ancora.
 
== Il traduttore ==
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È importante, anche dal punto di vista etico, che la traduzione venga condotta basandosi sul testo nella sua lingua originale, anche se non è infrequente il caso di "traduzioni di traduzioni", da lingue più diffuse di quella originale. Negli ultimi decenni è infatti invalsa la prassi, soprattutto per le lingue meno diffuse, della traduzione del testo originale in inglese con poi una seconda traduzione dall'inglese nella lingua di destinazione.
 
La traduzione interlineare morfematica associa ada ogni singola parola ([[morfema]]) del testo originale, una o più parole (morfemi) nella lingua di traduzione, con la eventuale integrazione di [[glossa interlineare]]. È un tipo di traduzione letterale, coerente e fedele dal punto di vita filologico col testo di partenza.
 
== Problemi della traduzione, ruoli e funzioni ==
Nella rappresentazione contemporanea della figura traduttiva, è stata fortemente voluta (anche dagli organi istituzionali con la creazione di cattedre universitarie apposite) l'introduzione della codifica di ''mediatore''. Con questo appellativo la figura professionale può differenziarsi sia in mediatore culturale sia in mediatore linguistico. Proprio quest'ultimo caso rappresenta il talento traduttivo linguistico. Il problema base risiede già nell'etimologia delle due diverse parole, infatti "traduttore" determina un pensiero vicino alla matematica trasposizione di due testi, una traslazione scientifica e precisa di un complesso sintattico ada un altro, senza perdita di senso o di strutture semantiche.
 
Ciò in realtà è stato più volte smentito e valutato come poco realistico, mettendo in dubbio il processo traduttivo come un semplice ''input - output''. Al contrario una mediazione è la via che l'uomo ha percorso fin dalla nascita dei linguaggi, cioè il trasporto e l'adeguamento di un messaggio segnico da un contesto ada un altro, da un codice all'altro, da un paradigma all'altro. Lo stesso schema linguistico di [[Roman Jakobson]] prevede una minima parte delle diverse caratterizzazioni che negli ultimi 60 anni sono state prese in causa per la buona riuscita di un processo traduttivo.
 
''Non sempre una parola nella lingua di partenza potrebbe essere sostituita 1:1 con una parola nella lingua d'arrivo'', come riportato alla voce [[teoria della traduzione]] le dinamiche identificative delle componenti testuali diventano prioritarie.
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=== Lo spazio intertestuale ===
 
Le [[Teoria della traduzione|teorie sulla traduzione]] sono molteplici. Una di queste, sostenuta da [[Peeter Torop]], è quella dello spazio intertestuale. Lo studioso estone sostiene che «la cultura... provoca immancabilmente il confronto e la giustapposizione» e quindi nella traduzione di un testo è naturale che il traduttore faccia riferimento ada informazioni che già conosce alterandone in parte il significato. [[Michail Bachtin]] afferma: «Qualsiasi comprensione è una correlazione del testo dato con altri testi e il ripensamento nel nuovo contesto». Viene così definito il concetto astratto di ''spazio intertestuale'' come luogo in cui si crea la letteratura e la si recepisce ede interpreta.
 
Questa teoria amplia anche la definizione di traduzione stessa, che da mero passaggio da una lingua a un'altra diventa interpretazione del ''discorso altrui''. Nel suo saggio ''Origini della terminologia filosofica moderna'' (2006), Tullio Gregory insiste sull'importanza sostanziale dell'opera dei traduttori, spesso e ingiustamente relegati in secondo piano per un inveterato pregiudizio sulla non originalità del loro lavoro. Se, da un lato, la traduzione si esercita su un patrimonio culturale e linguistico diverso, proponendo sempre un'interpretazione totale e originale, dall'altro, di fronte a dimensioni speculative ignote, impone “in maniera cogente” la creazione di strutture lessicali idonee a trascrivere l'originale.
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===Comunità di pratica===
Le [[comunità di pratica]] per traduttori, che in genere sono [[comunità virtuale|comunità virtuali]], sono luoghi in cui si condividono conoscenze riguardo alla traduzione. Professionisti della traduzione, specializzati in diversi settori, condividono la loro esperienza e il loro lavoro con altri professionisti, studenti e tutti coloro che hanno bisogno del parere di qualcuno che ha maturato una certa esperienza in un determinato campo. Queste comunità virtuali, che nella maggior parte dei casi sono strutturate come forum o mailing list di professionisti, sono il posto in cui i traduttori possono confrontarsi, chiedere pareri a proposito di testi specifici o traduzioni particolarmente ostiche.
Per il mestiere di traduttore la possibilità di chiedere a un esperto quale sia il traducente migliore in un determinato contesto è molto importante e forse proprio per questo le comunità si sono moltiplicate sul web, a volte anche dietro la spinta di enti istituzionali. (Nene è l'esempio la comunità di pratica del sito canadese LinguisTech, creato dal centro di ricerca per le tecnologie linguistiche (CRTL), un centro istituito dal governo Canadesecanadese nel quadro del Piano d'azione per le lingue ufficiali.).
 
Per quanto riguarda le mailing list, l'iscrizione è necessaria, ma i forum spesso sono consultabili anche senza iscrizione, indispensabile solo per scrivere nuovi interventi o per rispondere a quelli già presenti. In questo modo, anche chi arriva su queste pagine web per caso (magari attraverso un motore di ricerca) può apprezzare i lati positivi della condivisione delle conoscenze.