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#RINVIA [[Monismo (religione)]]
Il '''monismo''' è una concezione dell'[[essere]] che si oppone a quella del [[pluralismo (filosofia)|pluralismo]], o più spesso a quella del [[dualismo]], con la conseguenza che il significato di monismo ha assunto per lo più la valenza di [[nondualismo]]. Ciò perché la ''dualità'', quale opposizione dicotomica, è stata frequente oggetto della critica teorica monista.
 
==Concezione==
Il monismo esprime il concetto [[filosofia|filosofico]] (in particolare [[metafisica|metafisico]]) o [[teologia|teologico]] della sostanziale [[Uno (filosofia)|unità]] dell'essere (Essere un tutt'uno). Con ciò viene postulata l'esistenza di un ''unico'' principio ontologico, [[essenza (filosofia)|essenza]], sostanza o energia divina in questo universo e in altre dimensioni metafisiche. Un caso particolare del monismo è l'[[olismo fisico]] che è tipico delle filosofia orientali come il [[Vedānta]] indiano e il [[Taoismo]] cinese.
 
Le concezioni monistiche dell'essere non negano la [[molteplicità]], ma la considerano manifestazione "non sostanziale" di un unico essere che ne è origine e fine. Quindi, per il monismo nemmeno l'esserci della molteplicità nega di per sé l'unità del tutto. In estrema sintesi, secondo una visione monistica, la molteplicità fenomenica e il [[dualismo]] percepiti dagli esseri umani sono solo il frutto di una parvenza illusoria.
 
Accompagna sempre il monismo il [[determinismo]] per il fatto ineluttabile che le parti dipendono necessariamente dal tutto a cui sono legate ontologicamente come suoi aspetti non sostanziali. Solo l'unità, che è nel contempo totalità, ha infatti [[sostanza (filosofia)|sostanza]].
 
Il concetto di ''monismo'' è antichissimo, ed è stato espresso in modo chiaro e univoco da [[Parmenide]]. Il termine si considera però coniato solo nel 1734 ad opera del filosofo tedesco [[Christian Wolff]] (1679 - 1754). Questi, nella sua opera ''Psicologia razionale'' (''Psychologia rationalis'', § 32) aveva infatti definito "monisti" coloro che: "ammettono un unico genere di sostanza".
 
Il monismo si distingue dal [[dualismo]], secondo cui il ''tutto'' è riconducibile a due soli generi di sostanze, o dal [[pluralismo (filosofia)|pluralismo]], che postula l'esistenza di più tipi.
Esempi di [[dicotomia|dicotomie]] dualiste sono:
* uno/molti;
* mente/materia, e in particolare
* mente/corpo;
* il Sé/gli altri;
* oggetto/soggetto;
* osservatore/osservato.
 
Talune prospettive (religiose o filosofiche) non-dualiste sostengono che nella natura della [[realtà]] non esiste una fondamentale distinzione tra [[mente]] e [[materia (filosofia)|materia]], e che l'intera realtà è una costruzione illusoria, essendo costituita essenzialmente dalla "mente divina".
 
L'[[Induismo]], il [[Buddhismo]], il [[Taoismo]], lo [[Zen]], il [[Panteismo]], il [[Panenteismo]] e altri similari sistemi filosofici-religiosi (in particolare orientali) condividono elementi mistici e spirituali monistici. Alcune teorie post-moderne e visioni [[new Age]] del mondo si rifanno a questi concetti in maniera sincretistica.
 
==Tipi di monismo==
 
Il monismo è spesso suddiviso sotto tre aspetti differenti:
# Il [[Materialismo]], secondo cui solo tutto ciò che è fisico è reale, e la mente è riconducibile a un mero processo fisico.
# L'[[Idealismo]] o ''mentalismo'', secondo cui solo l'aspetto mentale è reale; questa è esattamente il contrario della posizione precedente.
# Il [[Monismo neutrale]], dove entrambi gli aspetti, fisico e mentale si possono ridurre a una non meglio definita ''terza sostanza'' o forma di energia.