Joseph L'Espine: differenze tra le versioni

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de l'Espine comandante di corvetta 1781-1783
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==Biografia==
Nacque ad Avignone il 5 dicembre 1761,<ref name="aw">{{Cita|Napoleon series||aw}}.</ref> e nel [[1775]] arruolato nella [[Marine royale]] combatte durante la [[guerra d'indipendenza americana]] in Nord America contro gli inglesi.<ref name=Ilari>Virginio Ilari, Piero Crociani, ''La marina italiana di Napoleone (1796-1814)'', Le marine italiane del 1792-1815 n.1, 2010.</ref>. PromossoNel [[tenente]]1781, Joseph de l'Espine ricevette il comando della corvetta reale francese le Dragon (ex brigata britannica "Dragon" del 1778 e ex brigantino americano "Washington" del 1776). Durante il suo secondo viaggio in America, egli fu costretto a sabotare la sua nave per evitare la sua cattura da parte degli Inglesi nel 22 gennaio 1783 al largo di Monte Christi, Haiti. Questa fu l'ultima barca persa dalla Francia durante questa guerra d'indipendenza americana.
[[1778]]File:Corvette de 1783.jpg|thumb|center|La corvetta francese "Le Dragon", divienemodello ad Ostenda, Belgio]]
Promosso [[capitano]] nel [[1790]]. Nel [[1792]], allo scoppio delle [[guerre rivoluzionarie francesi]] prese parte al tentativo di invasione della [[Francia]] tentato dal [[Luigi Giuseppe di Borbone-Condé|principe di Condé]]<ref name=Ilari/> al comando di un'[[Esercito degli emigrati|armata di émigré]] al seguito dell'esercito al comando del [[Carlo Guglielmo Ferdinando di Brunswick-Wolfenbüttel|Duca di Brunswick]]. Stazionante ai bordi del [[Reno (fiume)|fiume Reno]], l'armata di Condé rimase in disparte dalle operazioni belliche principali, e L'Espine, nel [[1795]], fu nominato comandante della flottiglia delle [[Cannoniera|cannoniere]] impiegate a protezione del [[Esercito del Sacro Romano Impero|Reichsarmee]].<ref name=Ilari/>
 
Dopo la firma del [[trattato di Campoformido]],<ref name=S2p5>{{Cita|Salcher 1902|p. 5}}.</ref> il 31 ottobre [[1797]]<ref name="aw"/> passò al servizio<ref name=Ilari/> del [[Sacro Romano Impero]], e l’anno successivo, insieme al colonnello von Williams<ref name=S2p7>{{Cita|Salcher 1902|p. 7}}.</ref> fece circolare, in forma anonima, un ''Essai de la marine'',<ref name=S2p7/> in cui veniva proposta l'istituzione di una Accademia di Marina<ref group=N>Che doveva formare inizialmente 120 allievi.</ref><ref name=S2p5/> e la realizzazione di una flotta comprendente 12 [[Fregata (nave)|fregate]], 12 [[Corvetta|corvette]] e 12 tra [[Sciabecco|sciabecchi]] e [[Goletta|golette]].<ref name=Ilari/> Lo scritto fu apprezzato da S.M. l'[[Imperatore del Sacro Romano Impero|Imperatore]] [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II]], però con l'approssimarsi dello scoppio di una nuova guerra fu data priorità alla realizzazione di unità fluviali, che operavano in modo autonomo dalla Marina austro-ungarica.<ref name=Ilari/> Il 1º aprile [[1799]] fu promosso al grado di [[maggiore]],<ref name="aw"/> e in quell’anno, al comando di una piccola flottiglia prese parte all’[[Assedio di Ancona (1799)|assedio di Ancona]]. Durante l'inverno del 1799 organizzò la flottiglia della [[riviera ligure]], e nel gennaio [[1800]] diede vita alla flottiglia del [[Lago di Costanza]] (Bodensee Flottile).<ref name=Ilari/> Tra l'agosto e il settembre dello stesso anno organizzò il recupero e il trasferimento dei tre vascelli francesi catturati al termine dell’assedio di [[Ancona]].<ref name=Ilari/>