Enrico Fermi: differenze tra le versioni

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[[File:Rasetti, Fermi, Segrè.jpg|thumb|Fermi in [[toga accademica]] (al centro) con [[Franco Rasetti]] (a sinistra) ed [[Emilio Segrè]]]]
 
Quando Enrico Fermi occupò la cattedra di [[fisica teorica]] a Roma, cercò, congiuntamente con Corbino, di trasformare l'Istituto di via Panisperna in un centro di avanguardia a livello mondiale. In questo contesto Fermi necessitava di collaboratori adatti, al fine di formare il gruppo che più tardi divenne famoso come "[[Ragazzi di via Panisperna|I ragazzi di via Panisperna]]", dal nome della via nella quale erano ubicati i laboratori (ora parte del complesso del [[Palazzo del Viminale|Viminale]] e del [[Ministero dell'interno]]).
 
Il primo ad essere assunto fu Franco Rasetti, al quale fu assegnato il compito di portare avanti le ricerche nel campo della fisica atomica. In seguito lo stesso Corbino, durante una lezione presso la facoltà di Ingegneria, annunciò che presso il suo istituto vi era posto per chi avesse interesse nella fisica pura. Così fra il 1927-1928 [[Emilio Segrè]], [[Edoardo Amaldi]] ed [[Ettore Majorana]] completarono il gruppo. Fermi aveva così, grazie anche al forte interessamento di Corbino, la sua scuola formata da allievi giovanissimi, dove, attraverso seminari informali e spesso improvvisati, insegnava i segreti della fisica. Il gruppo dei ragazzi di via Panisperna, all'apice del suo splendore, fu costituito da Amaldi, [[Bruno Pontecorvo]], Rasetti, Segrè, [[Ettore Majorana|Majorana]] e dal [[Chimica|chimico]] [[Oscar D'Agostino]]. Il gruppo proseguì con i suoi famosi esperimenti fino al [[1933]], quando Rasetti lasciò l'Italia per il [[Canada]] e poi per gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], Pontecorvo andò in [[Francia]] e Segrè preferì andare ad insegnare a [[Palermo]].