Giuseppe Pisanelli: differenze tra le versioni
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Fu [[Ministri di grazia e giustizia del Regno delle Due Sicilie|ministro di grazia e giustizia]] nel [[Regno delle Due Sicilie]] (nel governo di [[Giuseppe Garibaldi]], [[1860]]).
Dopo l'[[Unificazione italiana]], fu [[deputato del Regno d'Italia]] da 1861 al 1873.
Insieme al senatore [[Cataldo Nitti]], si batté per l'[[Arsenale militare marittimo di Taranto|Arsenale di Taranto]] in funzione del potenziamento [[Regia Marina|militare marittimo]] della nazione.
Inoltre per il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], svolse il ruolo di [[Ministri di grazia e giustizia del Regno d'Italia|ministro di grazia e giustizia]] nel [[Governo Farini]] e nel [[Governo Minghetti I|primo mandato governativo di Minghetti]].
Fu autore del [[Codice di procedura civile italiano del 1865]] (oltre che della Relazione al Re)
Suo figlio adottivo fu [[Alfredo Codacci Pisanelli]], giurista e deputato del Regno d'Italia. Suo genero fu Vito Sansonetti (Mottola, 4 giugno 1839 - Roma 8 marzo 1896), professore universitario e giurista che sposò Elisa Codacci Pisanelli, sorella di Alfredo.
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