Ottone (Italia): differenze tra le versioni
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Dopo la caduta dei [[Longobardi]] a opera di [[Carlo Magno]], il [[Sacro Romano Impero]] costituì i [[feudi imperiali]], all'interno della [[Obertenghi|Marca Obertenga]], con lo scopo di mantenere un passaggio sicuro verso il mare, assegnò Ottone, con molti dei territori limitrofi, alla famiglia dei [[Malaspina]] che vi eressero un castello successivamente divenne centro pievano ed il castello della [[Marca Obertenga]], il feudo divenuto marchesato con il titolo di ''Croce di val Trebbia''<ref>P. Castiglioni ''La condizione giuridico-economica degli abitanti del Feudo d'Ottone'', Archivum Bobiense n. 22 - pag. 313-336, Bobbio 2000</ref>, passò successivamente ai [[Fieschi]] ed ai [[Doria]] come contado o ''Feudo di Montagna'', unendo al feudo di Croce anche i feudi di Cariseto e Casanova.
Il ''contado di Ottone''<ref>William Henry Kleckner ''Ottone, giurisdizione degli "Stati di Montagna" dei Doria'', Atti del Convegno di Ottone 8 giugno 1991 - Archivum Bobiense n. 18-19 - pag. 225-240, Bobbio 1996</ref>, dipendente poi dal ''Marchesato di [[Torriglia]]'',
Le comunità del contado sono composte: Rovegno e Loco, Pietra Nera e Foppiano, Cariseto con Selva, Lisore e Rovereto, Casanova, Ponte e Carisasca con Traschio, Lozo [e Pratolongo], Gramizzola con Croce e Garbarino, Gorreto (fino al 1640), Il borgo di Ottone [Ottone, Frassi e Fabbrica (passati ai Doria dopo il 1652), e Cà], Ottone Soprano e Monfagiano, Oneto e Santa Maria con Abrà, Serra e Castello, Cerignale e Zerba.
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