Carrello (ferrovia): differenze tra le versioni

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Le prime realizzazioni di carrelli per veicoli ferroviari di cui si è a conoscenza sono state operate negli [[Stati Uniti d'America|USA]] intorno al 1830 e si resero necessarie allo scopo di diminuire il peso per asse dei carri e delle carrozze e per migliorarne la tenuta di strada nelle linee costruite; determinante fu anche lo sviluppo del trasporto di grandi quantità di merci richiesto dallo sviluppo impetuoso dello Stato americano<ref>[http://www.drehgestelle.de/1/Vorl.html Güterwagen-Drehgestelle (in tedesco)]</ref>. In [[Europa]] l'introduzione del carrello per carri merci fu molto più tarda e ciò probabilmente a causa della minore necessità di trasporti pesanti. In Germania venne costruito un tipo di carrello per le ferrovie del Württemberg nel 1845.
[[File:Drehgestell 1845.jpg|thumb|left|Carrello tipo Württemberg, costruito nel 1845]]
L'aumento progressivo delle velocità dei treni fece sì che alla fine del XIX secolo i treni espressi europei avessero in composizione carrozze viaggiatori a carrelli<ref>Domenico Molino, ''quattro chiacchiere sull'evoluzione delle carrozze'' in Ferrovie ''[[Italmodel Ferrovie]]'', 8/9 1978, n. 218, p. 613</ref>. La caratteristica di un veicolo a carrelli è infatti la maggiore [[velocità]] omologabile rispetto al rodiggio semplice e in condizioni di sicurezza e ciò in virtù della possibilità di realizzare una sospensione migliore e a vari stadi<ref name="ReferenceA"/>. Nel settore del trasporto merci tuttavia il predominio dei carri a due assi travalicò anche il XX secolo anche per la maggiore economicità di costruzione.
 
Negli ultimi decenni del XX secolo la progettazione e la tecnologia costruttiva del carrello hanno subito una decisiva evoluzione sia in conseguenza della disponibilità di nuovi materiali che della necessità di trovare soluzioni adatte alle velocità sempre più elevate dei veicoli ferroviari. La gomma ha sostituito in molti casi l'acciaio nella costruzione di sospensioni primarie e secondarie; in molti casi la sospensione secondaria viene realizzata pneumaticamente. Sono stati introdotti smorzatori a gas o ad olio in grado di "spegnere" moti anomali indesiderati o pericolosi. La struttura complessiva ne è risultata alleggerita riducendone le parti non sospese.