Opere di Gabriele D'Annunzio: differenze tra le versioni

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La ''Vita di Cola di Rienzo'' è parte di un ciclo incompiuto di autori antichi scelti dal poeta per essere celebrati. D'Annunzio narra l'esistenza del romano [[Cola di Rienzo]], che seppe destreggiarsi in senato contro la tirannia del [[papato]] e dei baroni, venendo acclamato come un antico "tribuno della plebe".
=== ''Le Faville del maglio'' (1911-1914) ===
Scritti di prosa lirica usciti susulla [[Terza pagina]] de ''Il Corriere della Sera'', in quattro serie, tra il 1911 e il 1914, furono redatte durante il soggiorno in Francia. L'autore li raccolse in due volumi, pubblicati dall'Editore Treves con aggiunte e scritti spurii: ''Il venturiero senza ventura e altri studi del vivere inimitabile'' nel 1924, dedicato a Eleonora Duse; il secondo, ''Il compagno dagli occhi senza cigli'' nel 1928. Il titolo allude alla simultaneità dell'opera, costituita come uno scritto di intermezzo tra i grandi capolavori dannunziani del passato e quelli che devono sopraggiungere: le sue riflessioni, ricordi, confessioni sono come le "faville" sprizzanti dall'incudine battuto dal poeta fabbro (il maglio).
 
Tra gli scritti figura quello in cui D'Annunzio accoglie, dopo tanti anni, un vecchio compagno conosciuto al Liceo Cicognini di [[Prato]]. Il ragazzo, di nome Dario, è mostrato malato e febbricitante, mentre d'Annunzio si tratteggia in splendida forma, addirittura un giorno seduto seminudo sul tetto di casa, sfidando il temporale e la pioggia.