Effetti della cannabis sulla salute: differenze tra le versioni

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* [[tachicardia]], in dosaggio acuto.
 
LeGli effetti neurologici e psichiatrici riflettono invece le aree del [[cervello]] nelle quali sono distribuiti principalmente i recettori dei cannabinoidi, corrispondonola aglicui effettiinterazione prodotticon daii cannabinoidiprincipi attivi contenuti nella cannabis vanno a modificare il funzionamento dei sistemi neurotrasmettitoriali legati a questi recettori e di altri ad essi stessicollegati. I recettori dei cannabinoidi sono abbondanti nei [[Ganglio|gangli basali]], associati col controllo dei movimenti; nel [[cervelletto]], che coordina i movimenti del corpo; nell'ippocampo, associato con le funzioni dell'apprendimento, della memoria e del controllo dello stress; nella [[corteccia cerebrale]], associata alle funzioni cognitive più elevate; nel [[nucleus accumbens]], considerato come il centro del piacere del cervello. Altre aree dove i recettori dei cannabinoidi sono presenti in quantità apprezzabile sono l'[[ipotalamo]], che regola tra l'altro la sensazione di sazietà; l'[[Telencefalo#Amigdala|amigdala]], associata con le emozioni e le paure; il midollo spinale, associato con le sensazioni periferiche come il dolore; il tronco encefalico, associato con il sonno, l'eccitazione sessuale e il controllo motorio; infine il nucleo del tratto solitario, associato con sensazioni viscerali come la nausea e lo stimolo a vomitare.
 
Per i suoi effetti vasodilatatori, una errata opinione corrente attribuisce alla cannabis proprietà contro i disturbi di origine sessuale. Al contrario, l'uso cronico di cannabis è associato a disfunzione sessuale (ad un rischio 4 volte maggiore di [[anorgasmia]] o di [[eiaculazione precoce]])<ref>Anthony M.A. Smith PhD, Jason A. Ferris, Judy M Simpson PhD, Julia Shelley PhD, Marian K Pitts PhD, Juliet Richters PhD. Cannabis Use and Sexual Health. [http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1743-6109.2009.01453.x/abstract Wiley - abstract]</ref>.
 
In particolare, le due aree del controllo motorio e della memoria sono quelle dove gli effetti della cannabis risultano più direttamente evidenti. I cannabinoidi, a seconda della dose, possono inibire ''transitoriamente'' la trasmissione dei segnali neuronici attraverso i gangli basali e il cervelletto. A bassi dosaggi, i cannabinoidi sembrano stimolare il movimento del corpo mentre alti dosaggi sembrano inibirlo, il che si manifesta spesso con una ridotta stabilità della postura e ridotta fermezza della mano nell'eseguire compiti e movimenti che richiedono particolare attenzione. Altre regioni del cervello, come la corteccia, il cervelletto e le connessioni neuronali tra corteccia e corpo striato, sono coinvolte nel controllo del movimento e contengono abbondanti recettori dei cannabinoidi il che può indicare anche un loro possibile coinvolgimento.
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Ciò si traduce in diversi effetti a livello soggettivo: maggiore apprezzamento del gusto e dell'aroma del cibo, della [[musica]] e delle attività ricreative; la cannabis in genere allevia la tensione e dà un leggero senso di [[felicità]] o euforia. Specie se si è un consumatore occasionale o a dosi elevate, la cannabis può determinare distorsioni più marcate nella percezione del tempo e dello spazio, nella percezione del corpo,depersonalizzazione e derealizzazione.<ref name="Waskow-1970">{{Cita pubblicazione|nome=IE.|cognome=Waskow|coautori=JE. Olsson; C. Salzman; MM. Katz|anno=1970|mese=febbraio|titolo=Psychological effects of tetrahydrocannabinol|rivista=Arch Gen Psychiatry|volume=22|numero=2|pp=97-107|pmid=5410582}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Oltmanns, Thomas|cognome=F.|titolo=Abnormal psychology|url=https://www.worldcat.org/oclc/861788832|edizione=Eighth edition|OCLC=861788832|ISBN=0-205-97074-5}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|cognome=Johns|nome=Andrew|titolo=Psychiatric effects of cannabis|url=http://bjp.rcpsych.org/content/178/2/116|rivista=The British Journal of Psychiatry|volume=178|numero=2|pp=116-122|mese=Febbraio|anno=2001|doi=10.1192/bjp.178.2.116}}</ref>
 
Per i suoi effetti vasodilatatori, una errata opinione corrente attribuisce alla cannabis proprietà contro i disturbi di origine sessuale. Al contrario, l'uso cronico di cannabis è associato a disfunzione sessuale (ad un rischio 4 volte maggiore di [[anorgasmia]] o di [[eiaculazione precoce]])<ref name=":6">Anthony M.A. Smith PhD, Jason A. Ferris, Judy M Simpson PhD, Julia Shelley PhD, Marian K Pitts PhD, Juliet Richters PhD. Cannabis Use and Sexual Health. [http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1743-6109.2009.01453.x/abstract Wiley - abstract]</ref>.
Tra gli effetti collaterali psicologici e neurologici che si possono verificare a seguito dell'assunzione di cannabis si riscontrano
 
Tra gli effetti collaterali psicologici e neurologici che si possono verificare a seguito dell'assunzione di cannabis si riscontrano
 
* ansia e panico.<ref>{{cita pubblicazione|cognome=Weil|nome=Andrew T.|titolo=Adverse Reactions to Marihuana — Classification and Suggested Treatment|url=http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJM197004302821803?viewType=Print&viewClass=Print|rivista=The New England Journal of Medicine|volume=282|numero=18|pp=997-1000|mese=Aprile|anno=1970|doi=10.1056/NEJM197004302821803}}</ref>
*franche crisi psicotiche o più comumente pensiero paranoico, che tendono a risolversi nella stragrande maggioranza dei casi in pochi minuti o qualche ora.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Deepak Cyril|cognome=D’Souza|data=2009-10|titolo=Cannabis and psychosis/schizophrenia: human studies|rivista=European archives of psychiatry and clinical neuroscience|volume=259|numero=7|pp=413–431|accesso=21 ottobre 2017|doi=10.1007/s00406-009-0024-2|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2864503/|nome2=Richard Andrew|cognome2=Sewell|nome3=Mohini|cognome3=Ranganathan}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=United Kingdom Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency. p. 93|titolo=Sativex Oral Mucosal Spray Public Assessment Report. Decentralized Procedure.|url=http://www.mhra.gov.uk/home/groups/par/documents/websiteresources/con084961.pdf|citazione=There is clear evidence that recreational cannabis can produce a transient toxic psychosis in larger doses or in susceptible individuals, which is said to characteristically resolve within a week or so of absence (Johns 2001). Transient psychotic episodes as a component of acute intoxication are well-documented (Hall et al 1994)}}</ref>
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* diminuzione dell'abilità e della prontezza dei riflessi (che possono ad esempio interferire con attività come la guida),<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Rebecca L.|cognome=Hartman|data=2013-3|titolo=Cannabis Effects on Driving Skills|rivista=Clinical chemistry|volume=59|numero=3|accesso=21 ottobre 2017|doi=10.1373/clinchem.2012.194381|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3836260/|nome2=Marilyn A.|cognome2=Huestis}}</ref> nonché una ridotta stabilità della postura e ridotta fermezza della mano nell'eseguire compiti e movimenti che richiedono particolare attenzione.<ref name=":2" />
* più raramente a seguito dell'uso cronico di quantità molto elevate può comparire nausea di grave entità, tanto da richiedere ospedalizzazione.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Cecilia J.|cognome=Sorensen|data=March 2017|titolo=Cannabinoid Hyperemesis Syndrome: Diagnosis, Pathophysiology, and Treatment-a Systematic Review|rivista=Journal of Medical Toxicology: Official Journal of the American College of Medical Toxicology|volume=13|numero=1|pp=71–87|accesso=21 ottobre 2017|doi=10.1007/s13181-016-0595-z|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28000146|nome2=Kristen|cognome2=DeSanto|nome3=Laura|cognome3=Borgelt}}</ref> Questo effetto è stato molto pubblicizzato su media americani a seguito della legalizzazione della cannabis ad uso ricreativo in alcuni stati.<ref>{{Cita news|url=http://www.dailymail.co.uk/health/article-3216967/Rise-bizarre-cannabis-vomiting-syndrome-Heavy-users-suffer-severe-nausea-pain-relieved-bathing-hot-water-times-day.html|titolo=Cannabis DOESN'T ease nausea it can 'trigger violent vomiting'|pubblicazione=Mail Online|accesso=21 ottobre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.dailymail.co.uk/health/article-3216967/Rise-bizarre-cannabis-vomiting-syndrome-Heavy-users-suffer-severe-nausea-pain-relieved-bathing-hot-water-times-day.html|titolo=Rise of the bizarre 'cannabis vomiting syndrome': Heavy users suffer from severe nausea and pain that can only be relieved by bathing in hot water several times a day|pubblicazione=Daily Mail}}</ref>
 
Questi effetti, tuttavia, risentono della sensibilità individuale del soggetto, dell'uso pregresso della sostanza e della quantità assunta. Uno dei più singolari effetti della cannabis, riguarda il fatto che il suo effetto è sensibile alla suggestionabilità del soggetto che ne sta facendo uso, specie nel caso di fumatori occasionali o alle prime esperienze. Lo stato psicologico dell'individuo che fa uso di cannabis è importante perché in base a questo l'effetto può essere amplificato o meno, arrivando a provocare effetti estranei a quelli classici come suggestione, ansia, somatizzazioni o amplificazione degli effetti fisici che possono generare preoccupazione nell'utilizzatore. In alcuni casi, specie se si è a stomaco vuoto, alle prime esperienze o si sono assunto dosi molto alte o in combinazione con altre sostanze come l'alcol, può provocare vomito e alta sudorazione che tendono generalmente a risolversi in un breve periodo di tempo (al massimo 2 - 3 minuti).
 
Per i suoi effetti vasodilatatori, una errata opinione corrente attribuisce alla cannabis proprietà contro i disturbi di origine sessuale. Al contrario, l'uso cronico di cannabis è associato a disfunzione sessuale (ad un rischio 4 volte maggiore di [[anorgasmia]] o di [[eiaculazione precoce]])<ref name=":6" />.
 
È difficile, se non impossibile, assumere dosi molto alte di cannabis, perché il metodo di assunzione classico, che consiste nel fumarla con o senza tabacco, non permette di assumere rapidamente grandi quantità di principi attivi in un breve lasso di tempo tali causare l'accumulo nell'organismo di livelli di emergenza, né tanto meno di raggiungere la "dose letale", stimata in rapporto 40.000:1 rispetto alla dose attiva.