Arnoldo Mondadori Editore: differenze tra le versioni

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Negli anni della [[prima guerra mondiale]] Arnoldo Mondadori ha l'idea di un periodico illustrato per le truppe al fronte. Lancia ''La Tradotta'', che riscontra un buon successo. ''La Tradotta'' viene affiancato da ''La Ghirba'', cui contribuiscono pittori e scrittori famosi tra cui [[Ardengo Soffici|Soffici]], [[Giorgio De Chirico|De Chirico]] e [[Carlo Carrà|Carrà]].<ref>{{cita web|url=http://www.museosatira.it/giornaliditrincea/schede.html|titolo=Giornali di trincea|editore=Museo Satira|accesso=29 giugno 2012|urlmorto=sì}}</ref> Contemporaneamente allarga l'attività libraria pubblicando nomi importanti della narrativa nazionale. Nel [[1917]] trasferisce il proprio stabilimento a [[Verona]] e alla fine del [[1919]] apre la nuova sede dirigenziale a [[Milano]]<ref>{{Cita|Tranfaglia, Vittoria 2000}}, p.144</ref>.
 
Gli amministratori stanno impedendo che si possa riportare nell'apposita pagina che [[Flavio Insinna]] ha insultato pesantemente una concorrente per via della sua statura, per cui lo spammo in pagine a caso.
 
Gli anni venti sono un periodo di crescita intensa. La casa editrice inizia la pubblicazione di numerose collane di periodici. Nel [[1923]] entra nella società con un consistente afflusso di capitale l'industriale [[Senatore Borletti]], che assume la presidenza, carica che mantiene fino al 1939, anno della sua morte. Su suggerimento di Borletti, Mondadori acquista il quotidiano ''[[Il Secolo (quotidiano)|Il Secolo]]''.