Il paese dei campanelli: differenze tra le versioni

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Le cose si complicano quando al porto approda una nave di aitanti marinai, presto conquistati dalle signore del villaggio allietate dalla novità. I campanelli cominciano a fare il loro dovere, allertando la popolazione maschile che potrà a sua volta rifarsi quando, con un'altra nave, e in conseguenza di uno sciagurato equivoco, giungeranno in paese le mogli dei marinai le quali, prima di riprendersi i maritini, potranno ripagarli di egual moneta concedendosi una ''vacanza di distrazione'' con gli abitanti del luogo. Lo scampanellìo, a quel punto, sarà totale ma, come in ogni operetta che si rispetti, la quadratura del cerchio e il lieto fine - complice la languidezza della musica - sono dietro l'angolo, appena prima del calar del sipario.
== Trama nello specifico ==
L'operetta è ambientata in un paesino in Olanda in cui su ogni tetto sono posti dei campanelli; secondo una leggenda, questi sarebbero “le guardie” del focolare domestico e inizierebbero quindi a suonare nel momento in cui una donna si appresti a tradire il marito.
 
Atto I
 
Nel villaggio sono subito messi in evidenza tre personaggi con le rispettive mogli:
-Attanasio: borgomastro e marito di Pomerania, una vecchia e brutta signora assai scortese con lui.
-Basilio: marito di Nela, la più dolce delle ragazze del villaggio, pronta a servire e riverire il coniuge.
-Tarquinio: è il più buffo; è marito di Bombon, la più lasciva del villaggio; questa è l'unica ad aver girato un po' il mondo e ad aver avuto dei “precedenti”, innamorandosi di un galantuomo di Amsterdam; è sempre vestita elegantemente (e nella maggior parte degli allestimenti cambia abito più volte nel corso della rappresentazione) e passa il tempo a posare per cartoline e organizzare feste (quando entra in scena infatti è di ritorno dalla “festa dei fiori”).
 
Un giorno attracca al porto del villaggio una nave inglese di ritorno dal Giappone che deve rimanere lì per qualche giorno a causa di un guasto al motore. Il capitano Hans si invaghisce subito di Nela e resta abbastanza scettico rispetto alla storia dei campanelli (che crede sia appunto solo una favola e che inoltre non è stata ancora verificata).
A un certo punto entra in scena La Gaffe (marinaio pasticcione, come suggerisce il nome) giunto in ritardo perché voleva raggiungere i suoi tramite una scorciatoia, ma si è perduto.
Hans gli comunica che nel paese non ci sono donne, o meglio, che le donne non sono per loro, visto che nessuna vuole verificare che la leggenda sia vera o meno.
La Gaffe propone quindi di inviare un telegramma all'Olympia Theatre di Londra per far arrivare delle canzonettiste e viene incaricato da Hans di spedire un telegramma anche a sua moglie per avvisarla del ritardo dato dal guasto.
 
Di notte il capitano riesce alla fine a sedurre Nela e Bombon a conquistare La Gaffe, che la corteggia, anche se lei non si fa incantare troppo: è una donna molto sicura di sé e non sarà l'amore a farle scegliere se divenire o no amante di La Gaffe.
Bombon alla fine invita il marinaio a raggiungerla in casa, ma lui non sa quale sia la dimora della amata e così fa un'altra gaffe ed entra in quella di Pomerania, la donna più brutta e acida del villaggio.
I cadetti si uniscono quindi alle donne del villaggio e i campanelli iniziano a squillare su tutte le case e ciò fa capire ai mariti che la loro quiete coniugale è stata turbata e inizia quindi l'ostilità contro i nuovi venuti.
 
Atto II
 
Il giorno seguente La Gaffe ha un breve dialogo con Pomerania in cui lei scopre che lui è venuto a visitarla il giorno precedente e si esalta di ciò; alla fine però il marinaio riesce a liberarsene.
Quindi vi è una lite tra Bombon, La Gaffe e Tarquinio, dopo il quale si decide che sarà La Gaffe a posare con Bombon per le sue cartoline (e ci sarà poi un bano basato su queste).
 
Quindi dopo la “Giavanese” i tre mariti si trovano faccia a faccia con La Gaffe, Hans e un altro ufficiale e si decide all'unanimità che i mariti potranno stare con le canzonettiste per via del danno subito.
Vi è poi un lungo scambio di battute tra Bombon e Nela, dove la prima cerca di disincantare la seconda e farle capire che il capitano non la ama davvero (lei infatti sa che è già maritato, ma non lo dice all'amica). Comunque Nela anche se incerta cede ancore alle lusinghe del capitano.
 
Arrivano al villaggio anche le canzonettiste che vengono riconosciute come le mogli degli ufficiali da La Gaffe, che si rende conto di aver invertito i telegrammi.
Per via degli accordi, i marinai decidono di mandare in visita alle ragazze i mariti del villaggio, ma quando si rendono conto che quelle sono le loro mogli si adirano tantissimo.
 
Atto III
 
Il capitano Hans cerca di riappacificarsi con la moglie e alla fine Nela con gran tristezza capisce di essere stata ingannata.
 
A un certo punto si viene a conoscenza del resto della leggenda: si dice che se in un particolare giorno dalle sei del mattino alle sei di sera non ci saranno tradimenti, il villaggio sarà liberato dalla magia dei campanelli, altrimenti durerà per altri venticinque anni fino ad arrivare a un altro giorno in cui sarà possibile annullare l'incantesimo con le stesse modalità.
Si dà il caso che il magico giorno sia proprio il giorno della partenza dei marinai che appunto lascerebbero il porto alle sei con le loro mogli.
La gaffe però decide di portare l'orologio del paese avanti di un'ora, così da poter unirsi a Bombon prima di partire; ma il trucco di La Gaffe non funziona e suonate le sei (che sarebbero le cinque) i campanelli iniziano a squillare.
 
Infine i cadetti e le loro mogli partono, lasciando infranto in cuore di Nela e alleggerendo quello dei mariti del villaggio, che alla fine si riappacificano con le spose.
 
 
 
 
==Voci correlate==