Ginecomastia: differenze tra le versioni
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È normale che durante la [[pubertà]] si assista ad uno sviluppo della [[ghiandola mammaria]] anche nell'uomo ma, dopo breve tempo, questa si atrofizza. Se l'[[atrofia]] non interviene, si ha un aumento di volume che non comporta conseguenze se non di tipo [[Psicologia|psicologico]]. Una simile condizione si verifica anche in caso di eccessiva conversione del [[testosterone]] in [[estrogeni]], in alcuni casi di [[iperprolattinemia]], o per l'assunzione di ormoni femminili, o per incapacità del [[fegato]] di eliminare efficacemente gli estrogeni in eccesso. In questi casi si parla di ''ginecomastia vera''.
In altri casi è un accumulo di tessuto adiposo nella zona mammaria a determinare questo aumento di volume, questa condizione si definisce ''ginecomastia falsa'' o ''lipomastia''.
Nel caso della ginecomastia vera, questa è riconducibile ad un eccesso di [[prolattina]] o di [[estrogeno|estrogeni]], quest'ultimo a sua volta riconducibile ad un eccesso di attività dell'[[aromatasi]] nel petto, oppure dei livelli di [[Globuline leganti gli ormoni sessuali|SHBG]] nel sangue. Si può ricorrere a inibitori degli estrogeni, come il [[tamoxifene]] (nome commerciale Nolvadex) o l'[[anastrozolo]] (nome commerciale Arimedex). Altri fattori che influenzano il trofismo e la funzione della ghiandola mammaria nelle donne sono: i [[Glucocorticoide|glucocorticoidi]], l'[[ormone della crescita]] (GH), l'[[insulina]] e la [[tiroxina]].
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