La città sorge lungo le rive del fiume [[AdigePo]], nel punto in cui questo entra nella [[Val Padana|pianura padana]] e forma un caratteristico doppio [[meandro]], a una trentina di chilometri a est del [[lago di Garda]]. È situata a 59 m sul livello del mare, ai piedi dell'appendice meridionale dei [[Lessinia|monti Lessini]]: il [[colle San Pietro]]. Inoltre si trova nell'unico punto in cui l'[[Alpi|arco alpino meridionale]] diventa convesso rispetto ai 3 grandi archi concavi presso [[Cuneo]], [[Varese]] e [[Udine]].<ref>{{cita web|url=http://www.aineva.it/bolletti/images/arcalpino.jpg|titolo=Arco Alpino Italiano o meridionale|accesso=22 aprile 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130524152450/http://www.aineva.it/bolletti/images/arcalpino.jpg|dataarchivio=24 maggio 2013}}</ref> L'area urbana scaligera è al centro di un [[hinterland]] che al 2001 conta circa 482.000 abitanti.<ref>{{Cita web|url=http://portale.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=4337|titolo=Comune di Verona {{!}} 1 - Verona oggi (dal Documento Preliminare al PAT)|sito=Comune di Verona|accesso=5 dicembre 2016}}</ref> È, dopo [[Catania]], la 2ª città italiana più popolosa non capoluogo di regione.<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/capoluoghi/popolazione/|titolo=Popolazione|accesso=22 aprile 2012}}</ref>
Anticamente la città era un punto nodale di tutti i sistemi di trasporto terrestre e acquatico del Nord-Est italiano.
Al [[Storia romana|tempo dei Romani]], infatti, era il punto di incontro di quattro strade consolari: la ''[[via Gallica]]'', la ''[[via Claudia Augusta]]'', il ''[[vicum Veronensium]]'' e la ''[[via Postumia]]''. Ancora oggi Verona costituisce un importante nodo geografico - stradale, ferroviario e autostradale - al crocevia tra le direttrici che collegano il Centro Italia e la parte ovest del Nordovest Italia con il [[passo del Brennero]].
Per quanto riguarda il [[Classificazione sismica dell'Italia|rischio sismico]], Verona è classificata nella zona 3, ovvero a bassa sismicità,<ref>Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri numero 3.274 del 20-03-2003.</ref> anche se vi sono notizie storiche di gravi terremoti nel Medioevo.<ref>Ad esempio il [[terremoto del 3 gennaio 1117]] e quello del 1183.</ref>
