Politica dell'Iraq: differenze tra le versioni

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== Elezioni parlamentari del 30 aprile 2014 ==
{{vedi anche|Elezioni parlamentari in Iraq del 2014}}
L'elezioneLe elezioni si svolsesvolsero in un contesto di instabilità e violenza, conmentre oltreproseguivano 2750gli vittimeattentati diterroristici attentatiin dall'iniziotutto dell'anno,il Paese e mentre gli insorti iracheni, avanzavano dalle città di [[Falluja]] e [[Ramadi]], avanzavano nel [[Governatoratogovernatorato di al-Anbar]], e stringevanostringendo alleanze con gli insorti siriani <ref>{{cita web|lingua =en|url=http://www.nation.com.pk/international/22-Apr-2014/iraq-attacks-kill-23-as-election-looms |titolo=Iraq attacks kill 23 as election looms|site=AFP|data=22 aprile 2014}}.</ref>. Nei territori controllatida dagliloro insorticontrollati, fu impedito alla popolazione di prendere parte alle elezioni <ref >{{cita web|lingua=en|url=http://www.dailysabah.com/opinion/2014/04/16/elections-in-iraq-and-uncertainty |titolo=Elections in Iraq and uncertainty|rivista=Daily Sabah|data=15 aprile 2014}}.</ref>.
 
La campagna elettorale fu pertanto dominata dalla questione della sicurezza e del ristabilimento della pace, mentre i temi economico-sociali, come le carenze di servizi pubblici essenziali, passarono in secondo piano, come anche la riconciliazione tra le diverse comunità di sciiti e sunniti. I media locali si focalizzarono sulle accuse reciproche tra i candidati e sugli scandali piuttosto che su temi politici <ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.al-monitor.com/pulse/originals/2014/04/iraq-elections-absence-electoral-programs.html#|titolo=Iraqi elections: all talk, no walk|rivista=Al Monitor|data=17 aprile 2014}}.</ref>, inoltre i candidati facevano spesso appello alle origini etniche, religiose e tribali del loro elettorato di riferimento, con un'impostazione tipicamente settaria <ref>{{cita web|lingua =en|url=http://gulfnews.com/news/region/iraq/iraq-parties-jump-the-gun-on-election-campaign-1.1310053|titolo =Iraq parties jump the gun on election campaign|rivista = AFP|data=29 marzo 2014}}.</ref>. Inoltre il governo del premier uscente [[Nuri al-Maliki]] ([[Partito Islamico Da'wa|Partito dell'Appello (Da'wa)]]) impedì attraverso una legge che consente l'esclusione dei candidati "di cattiva fama",la candidatura di diversi esponenti dell'opposizione <ref>{{cita web|url=https://www.reuters.com/article/2014/03/25/us-iraq-vote-idUSBREA2O1T020140325|titolo=Iraq electoral commission resigns en masse weeks before vote|data=25 marzo 2014|lingua=en|rivista=Reuters}}.</ref>. Le elezioni videro la riconferma del Partito dell'Appello, che tuttavia dovette associarsi anche con i partiti curdi e sunniti per ottenere la maggioranza dei due terzi necessaria all'elezione del Presidente, [[Fu'ad Ma'sum]], il quale incaricò [[Haider al-Abadi]] di formare un governo, che fu formato l'8 settembre 2014 con un'ampia coalizione della maggior parte dei partiti politici.
 
Il governo del premier uscente [[Nuri al-Maliki]] ([[Partito Islamico Da'wa|Partito della Da'wa]]), attraverso una legge che consente l'esclusione dei candidati "di cattiva fama", impedì la candidatura di diversi esponenti dell'opposizione<ref>{{cita web|url=https://www.reuters.com/article/2014/03/25/us-iraq-vote-idUSBREA2O1T020140325|titolo=Iraq electoral commission resigns en masse weeks before vote|data=25 marzo 2014|lingua=en|rivista=Reuters}}.</ref>.
 
Le elezioni videro la riconferma del Partito dell'Appello, che tuttavia dovette associarsi anche con i partiti curdi e sunniti per ottenere la maggioranza dei due terzi necessaria all'elezione del Presidente, [[Fu'ad Ma'sum]], il quale incaricò [[Haider al-Abadi]] di formare il nuovo governo. Il governo si insediò l'8 settembre 2014, con un'ampia coalizione della maggior parte dei partiti politici.
 
== Elezioni parlamentari del 12 maggio 2018 ==