Politica dell'Iraq: differenze tra le versioni

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Lo stato iracheno è ora una [[repubblica parlamentare]]. La nuova [[costituzione]] assegna un ruolo importante alla religione islamica, proclamata religione di Stato e "sorgente fondamentale della legislazione", vietando l'imposizione di leggi che contraddicano i principi fondamentali dell'Islam. Essa prevede pure che non possano essere imposte leggi contrarie ai principi democratici ed ai diritti umani e garantisce la libertà religiosa di tutti i cittadini.
 
La divisione amministrativa consiste in 18 province, cui la nuova costituzione concede la possibilità di formare delle confederazioni dotate di ampia autonomia. Queste disposizioni non sono ancora state attuate, ma se la costituzione non subirà modifiche è praticamente certo che le 3 province curde nel nord del Paese costituiranno una confederazione di questo tipo; è molto probabile che il loro esempio venga seguito dalle 9 province sciite del sud, mentre il destino politico-amministrativo delle 6 province centrali (3 delle quali sono a forte maggioranza sunnita, mentre le altre 3 - fra cui la capitale [[Baghdad]] - sono miste) appare incerto.
Un ruolo informale molto importante è svolto dai capi religiosi, specialmente dai quattro ''[[ayatollah|grandi ayatollah]]'' sciiti che hanno sede nella città santa di [[Najaf]], fra cui il più influente è [[Ali al-Sistani|ʿAlī al-Sistānī]].