Occupazione tedesca della Cecoslovacchia: differenze tra le versioni

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La pulizia etnica di 14 milioni di tedeschi dell'[[Europa orientale]] fu organizzata dagli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] alla [[Conferenza di Potsdam]] e causò il [[genocidio]] di 2 milioni di civili tedeschi, in gran parte madri, bambini e anziani<ref name="Trier"/>.
 
La [[pulizia etnica]] contro i tedeschi, senza riguardo alle loro colpe personali, iniziaronoiniziò nel maggio [[1945]]. Al 31 dicembre [[1946]], 1,7 milioni di tedeschi erano stati deportati verso la zona americana e 750.000 verso la zona sovietica, e molti di essi furono torturati. Un numero sconosciuto fu giustiziato come nel [[massacro di Postelberg]] e nel [[massacro di Aussig]] e la [[marcia della morte di Brno]]; l'ex Commissario [[ONU]] per i diritti umani, Prof. Alfred de Zayas, stima che il numero dei civili tedeschi uccisi dai partigiani cechi e dall'[[Armata Rossa]] fu di 300.000<ref name="Zayas"/>. Molti di questi crimini non furono di "vendetta spontanea", ma furono azioni calcolate e pianificate dal governo di [[Edvard Beneš]]<ref name="Zayas"/>
Circa 225.000 tedeschi rimasero in [[Cecoslovacchia]], e 50.000 di essi emigrarono o furono espulsi dopo poco tempo.