Visconti di Pisa: differenze tra le versioni

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storia
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== Storia ==
La casata dei Visconti di Pisa ebbe particolare rilevanza durante il [[secolo XIII]], quando diversi suoi esponenti si misero in luce nella storia della [[repubblica di Pisa]] e della [[Sardegna]]; in particolare alcuni membri della stirpe ottennero il governo del [[giudicato di Gallura]] (1207-1296) e il titolo di [[Giudice (Storia della Sardegna)|giudici]], quando [[Lamberto Visconti|Lamberto]] riuscì a sposare, nel 1207, la giudicessa [[Elena di Gallura|Elena]], ultima dei [[Lacon-Gunale]].<ref>Petrucci, p. 25</ref>
 
Più tardi il giudice [[Giovanni Visconti di Gallura|Giovanni Visconti]] ([[1238]]-[[1275]]) contrasse matrimonio con Giovanna, figlia del conte [[Ugolino della Gherardesca]], per cui le due famiglie, un tempo rivali, si coalizzarono contro il comune di Pisa che mirava ad impadronirsi dei territori sardi. Esiliato dalla città si accordò con il suocero per tutelare i comuni interessi nell'isola. Stipulò segreti accordi con [[Firenze]], ma le accese proteste del popolo causarono l'imprigionamento di Ugolino e la cacciata dei Visconti da Pisa. Suo figlio [[Nino Visconti|Nino]], ricordato da [[Dante]], proseguì la politica paterna alleandosi con le città guelfe e costituendo una lega contro Pisa. La sua scomparsa, nel [[1296]], segnò la fine di ogni dominio visconteo in Toscana e Sardegna: sua figlia [[Giovanna Visconti di Gallura|Giovanna]] fu solo giudicessa titolare e, ultima della famiglia, morì nel [[1339]], dopo aver ceduto i suoi diritti ai [[Visconti di Milano]].<ref>Tamponi, p.230</ref>