Proletariato: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'omonima rivista politica|Classe operaia (rivista)|Classe operaia}}
[[File:Pyramid of Capitalist System.jpg|upright=1.4|thumb|Una pubblicazione dell'''[[Industrial Workers of the World]]'' del [[1911]] che sostiene l'[[unionismo industriale]] basato sulla critica al capitalismo: il proletariato "lavora per tutti" e "sfama tutti"]]
Il '''proletariato''' e i '''proletari''' (dal [[Lingua latina|latino]] ''proletarii'', ''capite censi''<ref name="LivioI42">[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', I, 42.</ref> o ''adcensi'') sono termini variamente definiti a seconda degli approcci socio-economici e a seconda delle epoche storiche di riferimento: in senso lato designano il gruppo o la classe di reddito che si colloca in basso nella scala sociale.
==Terminologia==
 
In senso generale e partendo dalla definizione originale che li identifica come coloro che possiedono come ricchezza unicamente i loro figli (prole) costituiscono, dal punto di vista reddituale, uno strato sociale svantaggiato della popolazione. Secondo la teoria [[Marxismo|marxista]] proletario è sinonimo di salariato e i proletari costituiscono la [[classe sociale]] il cui ruolo, nel sistema di produzione [[Capitalismo|capitalistico]], è quello di prestare la propria [[forza lavoro]] dietro il compenso del [[salario]] e quindi lavoratori dipendenti, privi della proprietà e del controllo dei mezzi di produzione e possessori di una sola merce da vendere, ossia la loro forza-lavoro.