Effetti della cannabis sulla salute: differenze tra le versioni

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Questi effetti, tuttavia, risentono della sensibilità individuale del soggetto, dell'uso pregresso della sostanza e della quantità assunta. Uno dei più singolari effetti della cannabis, riguarda il fatto che il suo effetto è sensibile alla suggestionabilità del soggetto che ne sta facendo uso, specie nel caso di fumatori occasionali o alle prime esperienze. Lo stato psicologico dell'individuo che fa uso di cannabis è importante perché in base a questo l'effetto può essere amplificato o meno, arrivando a provocare effetti estranei a quelli classici come suggestione, ansia, somatizzazioni o amplificazione degli effetti fisici che possono generare preoccupazione nell'utilizzatore. In alcuni casi, specie se si è a stomaco vuoto, alle prime esperienze o si sono assunto dosi molto alte o in combinazione con altre sostanze come l'alcol, può provocare vomito e alta sudorazione che tendono generalmente a risolversi in un breve periodo di tempo (al massimo 2 - 3 minuti).
 
Per i suoi effetti vasodilatatori, una errata opinione corrente attribuisce alla cannabis proprietà contro i disturbi di origine sessuale. Al contrario, l'uso cronico di cannabis è associato a disfunzione sessuale (ad un rischio 4 volte maggiore di [[anorgasmia]] o di [[eiaculazione precoce]])<ref name=":6" />.
 
È difficile, se non impossibile, assumere dosi molto alte di cannabis, perché il metodo di assunzione classico, che consiste nel fumarla con o senza tabacco, non permette di assumere rapidamente grandi quantità di principi attivi in un breve lasso di tempo tali causare l'accumulo nell'organismo di livelli di emergenza, né tanto meno di raggiungere la "dose letale", stimata in rapporto 40.000:1 rispetto alla dose attiva.