Cirrosi epatica: differenze tra le versioni

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Tali prodotti di sintesi si depositano inizialmente solo a livello dello [[spazio di Disse]], tra epatociti e sinusoidi. Questa alterazione strutturale compromette le caratteristiche fenestrature dell'[[endotelio]], rendendo i [[sinusoidi epatici]] simili ai [[capillare|capillari]] ("capillarizzazione" dei sinusoidi). Come conseguenza della deposizione di collagene, risulta ostacolato lo scambio di sostanze attraverso i sinusoidi; ciò comporta alterazioni metaboliche degli epatociti, in particolare si riduce la secrezione di [[proteine]] (es. [[albumina]]), [[lipoproteine]] e fattori della coagulazione, responsabile delle principali manifestazioni cliniche della cirrosi ([[ascite]], [[malnutrizione]], disordini della [[coagulazione del sangue]]).<ref name="Robbins" />
 
Successivamente il collagene e le altre sostanze della matrice connettivale prodotte si depositano a ponte fra gli spazi porto-portali e porto-cavali, concorrendo a formare i noduli di epatociti. Le fibre collagene di tipo I e III, che nel fegato normale si trovano quasi esclusivamente negli spazi portali e nell'avventizia della vena terminale epatica (vena centro-lobulare), nel fegato cirrotico formano setti di vario spessore, depositandosi in tutte le porzioni dei lobuli. La fibrosi nella cirrosi può portare non solo ad alterazione dei [[Sinusoidi epatici|sinusoidi]] e dello spazio di Disse, ma anche delle altre strutture vascolari, aumentando la resistenza al flusso di sangue nel fegato e conducendo a [[ipertensione portale]], che dà luogo a manifestazioni cliniche nel 60% dei pazienti.<ref name="Harrison's Cirrhosis Section" /><ref name="Yamada">{{Cita libro|nome=David|cognome=Brenner|curatore=Tadataka Yamada|titolo=Textbook of Gastroenterology|edizione=4th|anno=2003|editore=Lippincott Williams & Wilkins|lingua=EN|volume=2|capitolo=Pathogenesis of Hepatic Fibrosis|isbn=978-0-7817-2861-4|coautori=Richard A. Rippe}}</ref>
 
Anche la vascolarizzazione epatica si modifica in seguito alla neoformazione, all'interno dei setti, di vasi che mettono direttamente in comunicazione il [[sistema portale]] con le vene epatiche terminali, escludendo il [[parenchima]] e quindi bypassando la funzione degli epatociti.