Mariastella Gelmini: differenze tra le versioni

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==== Decreto Gelmini sulla scuola primaria e secondaria ====
[[File:Napolitano Gelmini.jpg|right|thumb|Il ministro Gelmini e il Presidente [[Giorgio Napolitano]]]]
IlHa suo primo provvedimento èproposto il decreto-legge n. 137/2008 datato 1º settembre [[2008]] e intitolato "Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università", poi convertito incon leggemodificazioni dal Senato il 29 ottobredalla [[2008]]Riforma sottoGelmini|legge il nome di [[Leggen. 169/2008]].<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Corriere della Sera|url=http://www.corriere.it/politica/08_ottobre_29/gelmini_voto_6a4c9a68-a599-11dd-8fd0-00144f02aabc.shtml|titolo=Scuola, il decreto Gelmini è legge|giorno=29|mese=10|anno=2008|}}</ref>
 
Tra le novità introdotte dal decreto, ha ricevuto grande attenzione da parte dell'opinione pubblica la reintroduzione, a partire dall'anno 2009, del maestro unico nella scuola primaria in sostituzione del precedente sistema con 3 insegnanti per ogni 2 classi e un orario compreso tra le 27 e le 30 ore settimanali per il modulo e dalle 30 alle 32 ore per il tempo pieno. Tale provvedimento, a detta del ministro, si sarebbe reso necessario per adeguare il rapporto tra studenti e [[Docente|insegnanti]] alla media europea.<ref name="piano">{{cita web|url=http://www.tuttoscuola.com/newsletter/allegati/ts_news_361-2.pdf|formato=pdf|titolo=Piano programmatico|editore=tuttoscuola.com|accesso=17 novembre 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081203032902/http://www.tuttoscuola.com/newsletter/allegati/ts_news_361-2.pdf|dataarchivio=3 dicembre 2008}}</ref> In particolare, si prevede che il reclutamento del personale docente debba in ogni caso essere pianificato in proporzione a tale riduzione, cioè sulla base di un tempo scuola limitato a ventiquattro ore settimanali. Questo provvedimento, in base a quanto previsto dal governo nella [[Legge 133/2008|legge finanziaria 133/2008]], dovrebbe concorrere a una riduzione di 7,8 miliardi di euro della spesa pubblica scolastica tra il 2009 e il 2012, evitando l'immissione in ruolo di oltre 85.000 docenti precari.<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/18/Scuola_cortei_blocchi_Gelmini_non_co_9_081018117.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/ottobre/18/Scuola_cortei_blocchi_Gelmini_non_co_9_081018117.shtml|dataarchivio=pre 1/1/2016|formato=|titolo=Scuola, cortei e blocchi Gelmini: non li capisco|editore=[[Corriere della Sera]], 18 ottobre 2008|accesso=3 dicembre 2008}}</ref>
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==== Decreti Gelmini sulle Università ====
La conversione in legge del decreto sulla scuola primaria e secondaria è stata seguita, il 10 novembre [[2008]], dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del [[decreto legge 180/2008]] intitolato ''Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca''.<ref>[http://www.parlamento.it/leggi/decreti/08180d.htm decreto legge 10 novembre 2008, n.180 ''Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca'']</ref> Gli obiettivi principali del decreto riguardano l'innalzamento del [[Turnover (economia)|turnover]] dal 20% (imposto a tutte le amministrazioni dalla precedente [[Legge 133/2008|Legge n. 133/2008]] approvata ad agosto dallo stesso governo) al 50% per quegli atenei che non sono ritenuti "onerosi", ossia con una spesa per il personale superiore al 90% dello stanziamento statale, questi ultimi invece non potranno bandire concorsi per l'assunzione di nuovi docenti, ricercatori o personale amministrativo.
Vengono inoltre modificate le procedure di valutazione degli aspiranti professori universitari di prima e seconda fascia e dei ricercatori attraverso l'introduzione di criteri di sorteggio per i membri delle commissioni esaminatrici, con lo scopo - dichiarato - di impedire la predeterminazione dell'esito dei concorsi e di incoraggiare quindi una maggiore partecipazione. In realtà le nuove norme sulla determinazione delle commissioni esaminatrici risultano incomplete e, in alcune parti, estremamente vaghe, circostanza che, di fatto, ha determinato un blocco totale dei concorsi dall'entrata in vigore della legge.<ref>[http://reclutamento.murst.it/bandi.html reclutamento.miur.it: Bandi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Inoltre, a differenza dei precedenti criteri di determinazione delle commissioni di concorso, la nuova legge prevede che queste ultime siano costituite solo ed esclusivamente da docenti di prima fascia, cosa che - a dispetto delle dichiarazioni del ministro - accresce enormemente il potere dei docenti di prima fascia e impoverisce il ruolo, all'interno degli atenei, dei professori di seconda fascia e dei ricercatori.
 
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Il 23 dicembre 2010 è stata approvata in via definitiva dal Senato della Repubblica il [[Riforma Gelmini#Disegno di legge 1905 (XVI Legislatura)|disegno di legge 1905]] che modifica completamente il sistema di gestione delle università, e le modalità di reclutamento ed avanzamento di carriera dei docenti e dei ricercatori. Anche questo disegno di legge ha suscitato proteste.<ref>[http://www.lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=10&IDalbum=32896&tipo=FOTOGALLERY La protesta degli universitari italiani in prima pagina sul New York Times.] La Stampa</ref>
 
=== Antefatto: Legge Finanziaria Triennale n. 133/2008 ===
{{vedi anche | Legge 133/2008}}