Teatro dell'Africa e del Medio Oriente della seconda guerra mondiale: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: orfanizzo redirect Azerbaijan
m Bot: orfanizzo redirect Haile Selassie
Riga 85:
 
[[File:KAR soldiers collecting arms at Wolchefit Pass.jpg|thumb|left|Soldati inglesi raccolgono i fucili catturati alle forze coloniali italiane al passo di Uolchefit, il 28 settembre 1941]]
Persa la Somalia britannica in marzo, le truppe italiane furono respinte verso il centro dell'[[Etiopia]], sino a giungere alla resa con l'[[onore delle armi]] di Amedeo d'Aosta sulle alture dell'Amba Alagi dopo la [[seconda battaglia dell'Amba Alagi]]. Il 6 aprile, [[HaileHailé SelassieSelassié]] entrò a Debra Marcos e venne informato che le avanguardie di Cunningham erano giunte alle porte della capitale. Lo stesso giorno, infatti, Renzo Mambrini, Maggiore Generale della [[Polizia dell'Africa Italiana]], cui erano stati conferiti tutti i poteri civili politici e militari dal Governatore dell'Africa Orientale Italiana,<ref>{{Cita|Del Boca 1999|vol. 3, "La caduta dell'Impero"}}</ref> aveva comunicato la resa di [[Addis Abeba]] al generale Wetherall, comandante dell'11ª Divisione africana.<ref>{{Cita web|url=http://ibiblio.org/hyperwar/UN/SouthAfrica/EAfrica/index.html|titolo=HyperWar: East African and Abyssinian Campaigns|sito=ibiblio.org|lingua=en|accesso=2 aprile 2016}}</ref>
 
A Combolcià, sulle postazioni difensive italiane, il raggruppamento sudafricano del generale Dan Pienaar impegnò l'artiglieria italiana con i suoi cannoni, mentre la fanteria raggiungeva le alture sui {{formatnum:1800}} metri. I sudafricani impiegarono tre giorni per raggiungere gli obiettivi e, unitisi ad un gruppo di etiopi del capo [[Abebe Aregai]], presero d'assalto le postazioni italiane, il 22 aprile, subendo 9 morti e 30 feriti e facendo {{formatnum:8000}} prigionieri.<ref>{{Cita web|url=http://www.lasecondaguerramondiale.it/africa_orie_2.html/|titolo=II Guerra Mondiale - La perdita dell'Africa Orientale Italiana|dataarchivio=2 agosto 2009|urlarchive=https://web.archive.org/web/20090802101751/http://www.lasecondaguerramondiale.it/africa_orie_2.html|accesso=8 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090802101751/http://www.lasecondaguerramondiale.it/africa_orie_2.html#|urlmorto=sì}}</ref>