Aprilia RS Cube: differenze tra le versioni

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Dopo essere stata portata in pista per la prima volta a fine gennaio 2002 sul [[circuito di Jerez de la Frontera]], e poi a lungo testata dal collaudatore [[Marcellino Lucchi]],<ref name="gpone"/> la RS Cube fece il suo debutto nel [[Motomondiale 2002]] guidata dal francese [[Régis Laconi]], per quello che era nei programmi Aprilia come un anno di apprendistato e sviluppo senza particolari velleità di classifica. L'esordio assoluto in [[Gran Premio motociclistico del Giappone 2002|Giappone]] portò un ottavo posto che rimarrà il miglior risultato stagionale, poi eguagliato al [[Gran Premio motociclistico d'Italia 2002|Mugello]], ma nelle gare successive la moto italiana mostrò subito le sue molte pecche: nonostante la grande potenza sprigionata dal suo tricilindrico, che la poneva sempre al vertice nelle classifiche della velocità di punta, nonché le sofisticate scelte tecniche, la RS Cube era afflitta da seri problemi di [[ciclistica]] (derivata da quella della RSW-2 500 di due stagioni addietro<ref name="motormag"/>) che la rendevano una moto iperreattiva, difficile da domare all'avantreno e da tenere alla corda in curva, limitandone pesantemente la guidabilità;<ref name="motocorse">{{cita web|url=http://www.motocorse.com/news/motomondiale/2035_Aprilia_RS_Cube_sempre_peggio.php|titolo=Aprilia RS Cube: sempre peggio...|data=25 agosto 2002|accesso=2 ottobre 2012}}</ref> altresì non paragono le scelte di puntare su di un tre cilindri per ragioni di peso, che a conti fatti diede vantaggi nulli,<ref name="Ciaccia"/> e soprattutto di affidarsi in esclusiva a gomme [[Dunlop]], meno prestazionali delle rivali [[Michelin]] usate dal resto dello schieramento,<ref name="Ciaccia"/> e incapaci di gestire la potenza scaturita dal motore<ref name="Gardin"/> — anche per via dei pochi ed embrionali sistemi di [[controllo della trazione]] all'epoca disponibili.<ref name="Gardin"/> La RS Cube chiuse molte gare negli ultimi posti o addirittura ritirata, con lo stesso Laconi falcidiato da numerosi dolori alle gambe a causa del difficile stile di guida da adottare.<ref name="motocorse"/>
 
L'[[Motomondiale 2003|anno successivo]] la casa di Noale cercò di porre rimedio a questa situazione realizzando una cosiddetta versione ''evolution'' della RS Cube, dotata di un nuovo [[Telaio (meccanica)|telaio]] costruito con una diversa geometria; venne anche incrementata la potenza del motore, e limato qualche chilo al peso complessivo del mezzo, ottenendo così una moto più potente e leggera.<ref>{{cita web|url=http://www.motogp.com/it/news/2002/Texas+Tornado+blown+away+by+evolution+Aprilia+Cube|titolo=La Aprilia RS Cube 'evolution' fa una buona impressione a Jerez|data=5 dicembre 2002|accesso=2 ottobre 2012}}</ref> Si registrò inoltre il passaggio a pneumatici Michelin,<ref>{{cita web|url=http://www.dueruote.it/notizie/motogp-varie/aprilia-motogp-nel-2003-edwards-haga-e-michelin|titolo=Aprilia MotoGP: nel 2003 Edwards, Haga e... Michelin|data=8 novembre 2002|accesso=3 ottobre 2012}}</ref> e, cosa più rilevante a livello aziendale, la chiusura della squadra ufficiale in [[Campionato mondiale Superbike|Superbike]] per convogliare tutte le energiaenergie di Noale in MotoGP.<ref name="Gardin"/> Aprilia schierò quest'anno due moto, chiamando a guidarle quotati piloti quali lo statunitense [[Colin Edwards]], due volte campione tra le derivate di serie, e l'esperto giapponese [[Noriyuki Haga]]. Alla luce del grande sforzo economico per migliorare il mezzo, garantito in larga parte dallo [[sponsor]] [[Alice (internet)|Alice]], l'obiettivo stagionale era di portare la RS Cube a lottare nel gruppo dei primi;<ref>{{cita web|url=http://www.motorbox.com/moto/motogp-2003-al-debutto-l-aprilia-rs-cube|titolo=MotoGP 2003: al debutto l'Aprilia RS Cube|autore=Gilberto Milano|data=13 marzo 2003|accesso=2 ottobre 2012}}</ref> si ripeté invece il copione dell'anno passato: Edwards ben incominciò con un sesto posto a [[Gran Premio motociclistico del Giappone 2003|Suzuka]], miglior risultato stagionale di Aprilia, ma presto la moto tornò a riproporre i suoi soliti problemi, relegando i due piloti a gare di ripiego a metà classifica. Il texano e Haga, con quest'ultimo che ottenne come miglior piazzamento un settimo posto a [[Gran Premio motociclistico di Gran Bretagna 2003|Donington]], caddero ventotto volte nel corso della stagione, e il nipponico spesso non vide la bandiera a scacchi. Al termine di un'annata pur chiusa da Aprilia al quarto posto tra i costruttori, davanti tra gli altri a [[Suzuki Racing|Suzuki]] e [[Kawasaki Racing|Kawasaki]], i risultati della RS Cube non poterono che essere considerati nuovamente deludenti a fronte dell'investimento.
 
Ciò nonostante, Aprilia decise di dare ancora seguito al progetto RS Cube, schierando un nuovo prototipo nel [[Motomondiale 2004|2004]]. La motocicletta era stata rivista in oltre duecento elementi, e portata in pista sotto le nuove insegne della [[MS (sigarette)|MS]]. Stavolta i manubri vennero affidati al nordirlandese [[Jeremy McWilliams]], veterano del Motomondiale e già pilota della RSW-2 500, e all'esordiente britannico [[Shane Byrne (motociclista)|Shane Byrne]], proveniente dal [[British Superbike Championship]].<ref name="motogp"/> La stagione non fu diversa dalle precedenti: la moto non riuscì mai a mostrare significativi miglioramenti durante l'anno, peggiorando se possibile i risultati del precedente biennio. Ancor più travagliata fu la situazione dei piloti: se McWilliams chiuse il campionato senza mai lasciare le ultime posizioni, Byrne, il cui decimo posto in [[Gran Premio motociclistico d'Italia 2004|Italia]] rappresentò il miglior piazzamento in stagione della RS Cube, fu vittima di un incidente in prova a [[Gran Premio motociclistico della Repubblica Ceca 2004|Brno]] e sostituito da [[Michel Fabrizio]], proveniente dalla [[WCM|Harris-WCM]]; l'italiano incappò a sua volta in un infortunio in [[Gran Premio motociclistico del Portogallo 2004|Portogallo]], tant'è che per le ultime gare vennedella chiamatostagione venne frettolosamente ingaggiato l'australiano [[Garry McCoy]], da tempo appiedato. QuestaQuesto si rivelò lail stagionecampionato più negativanegativo della RS Cube, che non riuscì mai ad avvicinare i prototipi delle grandi case giapponesi o dell'altra italiana [[Ducati]], lasciandosi dietro anel finemondiale campionatocostruttori soltanto le piccole e artigianali [[Proton KR]], Harris-WCM e [[Moriwaki Engineering|Moriwaki]].
 
Vista la netta sproporzione tra investimenti fatti e risultati ottenuti,<ref name="Meloni"/> Aprilia fu costretta a ritirarsi dalla MotoGP a fine stagione, chiudendo dopo tre anni un progetto RS Cube<ref>{{cita web|url=http://www.sport.it/articolo/motogp-l-addio-dell-aprilia/|titolo=Aprilia, addio alla MotoGp|autore=Marco Arceri|data=27 novembre 2004|accesso=2 ottobre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150403023257/http://www.sport.it/articolo/motogp-l-addio-dell-aprilia/|dataarchivio=3 aprile 2015}}</ref> che, ''a posteriori'', rischiò di portare la casa di Noale sull'orlo del fallimento<ref name="Gardin"/> — proprio nel 2004, infatti, il presidente [[Ivano Beggio]] fu costretto a cedere l'azienda di famiglia a [[Piaggio]] onde garantirle un futuro.<ref name="Gardin"/> L'eredità della RS Cube in casa Aprilia sarà raccolta solo un decennio dopo dalla [[Aprilia RS-GP|RS-GP]].