Elezioni regionali in Trentino-Alto Adige del 2018: differenze tra le versioni

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=== Risultati ===
Le urne sanciscono un ulteriore arretramento della SVP, che pur confermandosi come partito egemone a livello provinciale, perde oltre dodicimila voti rispetto a cinque anni prima, decrementando di due seggi la propria rappresentanza consiliare. Al secondo posto si colloca a sorpresa il Team Köllensperger, che elegge sei consiglieri. Primo partito del gruppo linguistico italiano è la Lega, che consegue il suo "massimo storico" in provincia e colloca quattro rappresentanti. Sostanzialmente stabili sono i Verdi (che sebbene con seimila voti in meno rispetto al 2013 confermano i loro tre consiglieri), il Movimento 5 Stelle (confermato a un seggio, pur con mille voti in meno) e l'Alto Adige nel cuore (che incorporando [[Fratelli d'Italia (partito politico) |Fratelli d'Italia]] mantiene a sua volta un rappresentante). Quasi dimezzati sono invece i consensi del Partito Democratico, che eleggendo un solo consigliere perde la possibilità di riproporsi come unico partner di governo per la SVP. Il crollo più sostanziale riguarda però l'area ideologica secessionista: i Freiheitlichen, da decenni stabili nel ruolo di secondo partito della provincia, perdono quasi quarantamila voti e nominano due soli consiglieri contro i sei del lustro precedente; notevoli sono anche le perdite di Süd-Tiroler Freiheit (che passanopassa da tre seggi a due) e Bürger Union (escluso dalla nuova legislatura). Residuali e incapaci di esprimere eletti sono infine i risultati di CasaPound, Sinistra Unita, Forza Italia e Noi Alto Adige.
 
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