Storia della Sicilia aragonese: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
GCR10 (discussione | contributi)
GCR10 (discussione | contributi)
Riga 36:
Fu probabilmente grazie alla diplomazia di Giovanni che si raggiunse un primo accordo di pace con gli Angioini detto la «[[Pace di Catania]]» l'8 novembre 1347. Ma la guerra fra Sicilia e Napoli si sarebbe chiusa solo il 20 agosto 1372 dopo ben novanta anni, con il [[Trattato di Avignone]] firmato da [[Giovanna d'Angiò]] e [[Federico IV d'Aragona]] con l'assenso di [[Papa Gregorio XI]].
 
=== IlLa casatoSicilia dicome Barcellonaregno indipendente ===
Dopo la Pace di Caltabellotta, la Sicilia conobbe un lungo periodo di relativa stabilità politica. Le lotte tra le due fazioni della nobiltà siciliana, l'una detta [[Fazione dei Catalani|"dei Catalani"]] - di cui facevano parte quelle famiglie di provenienza iberica giunte nell'isola ai tempi delle guerre contro gli Angioini, come gli [[Alagona]], i [[De Luna d'Aragona|De Luna]], i [[Moncada (famiglia)|Moncada]], i [[Peralta (famiglia)|Peralta]], i [[Valguarnera (famiglia)|Valguarnera]] - l'altra detta [[Fazione dei Latini|"dei Latini"]] - composta da quei baroni siciliani di antico lignaggio, presenti nell'isola già prima dell'epoca aragonese, e legati ai dominatori angioini, come i [[Chiaramonte]], i [[Lanza (famiglia)|Lanza]], i [[Palizzi]], i [[Perollo]], gli [[Uberti]], e a più riprese i [[Ventimiglia di Geraci|Ventimiglia]] - si erano infatti attenuate.
[[File:Blason Sicile Insulaire.png|right|60 px]]
Il cosiddetto ''[[casato di Barcellona]]'' (a cui appartenevano tutti i regnanti d'Aragona) continuò fino al [[1410]]. A Ludovico successe [[Federico III di Sicilia|Federico III il semplice]]. Federico lasciò il regno alla figlia minorenne [[Maria di Sicilia|Maria]] nata dal matrimonio con [[Costanza d'Aragona (1343-1363)|Costanza]] figlia del re [[Pietro IV d'Aragona]], affiancata da quattro vicari: [[Artale I Alagona|Artale Alagona]], [[Guglielmo Peralta]], [[Francesco Ventimiglia]] e [[Manfredi Chiaramonte]]. Artale Alagona scelse per la giovane regina Maria la residenza del [[castello Ursino]] di Catania, progettando di darla in sposa a [[Gian Galeazzo Visconti]], [[duca di Milano]]. Ma la fazione capeggiata dai Ventimiglia voleva che sposasse [[Martino I di Sicilia|Martino]] figlio del duca di Monteblanc presunto erede del trono aragonese.
 
A Ludovico successe al trono [[Federico IV di Sicilia|Federico IV ''il semplice'']]. Federico lasciò il regno alla figlia minorenne [[Maria di
Il rapimento di Maria portato a termine da [[Guglielmo Raimondo Moncada]] fece fallire i progetti del [[Gran Giustiziere]] del regno e permise il matrimonio della regina con Martino di Monteblanc nel 1392. Con la morte di Maria avvenuta nel [[1402]], si estinse il ramo aragonese-siculo che fino ad allora aveva regnato in Sicilia. Re Martino I si sposò con [[Bianca di Navarra (1387-1441)|Bianca]], erede del trono di [[Navarra]], che scelse di stabilirsi a Catania assieme alla corte. Poi Martino I morì a [[Cagliari]] nel [[1409]] all'età di 33 anni e a lui succede il vecchio padre [[Martino I di Aragona|Martino duca di Monteblanc]] che però morirà l'anno successivo.
Il cosiddetto ''[[casato di Barcellona]]'' (a cui appartenevano tutti i regnanti d'Aragona) continuò fino al [[1410]]. A Ludovico successe [[Federico III di Sicilia|Federico III il semplice]]. Federico lasciò il regno alla figlia minorenne [[Maria di Sicilia|Maria]] nata dal matrimonio con [[Costanza d'Aragona (1343-1363)|Costanza]] figlia del re [[Pietro IV d'Aragona]], affiancata da quattro vicari: [[Artale I Alagona|Artale Alagona, conte di Mistretta]], [[Guglielmo Peralta|Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta]], [[Francesco II Ventimiglia|Francesco Ventimiglia, conte di Geraci]] e [[Manfredi II Chiaramonte|Manfredi Chiaramonte, conte di Modica]]. Artale Alagona scelse per la giovane regina Maria la residenza del [[castello Ursino]] di Catania, progettando di darla in sposa a [[Gian Galeazzo Visconti]], [[duca di Milano]]. Ma la fazione capeggiata dai Ventimiglia voleva che sposasse [[Martino I di Sicilia|Martino]] figlio del duca di MonteblancMontblanc presunto erede del trono aragonese.
 
Il rapimento di Maria portato a termine da [[Guglielmo Raimondo III Moncada|Guglielmo Raimondo Moncada, conte di Agosta]] fece fallire i progetti del [[GranConte Giustiziere]] deldi regnoMistretta e permise il matrimonio della regina con Martino di MonteblancMontblanc nel 1392. Con la morte di Maria avvenuta nel [[1402]], si estinse il [[Aragona di Sicilia|ramo aragonese-siculo]] che fino ad allora aveva regnato in Sicilia. Re Martino I si sposò con [[Bianca di Navarra (1387-1441)|Bianca]], erede del trono di [[Regno di Navarra|Navarra]], che scelse di stabilirsi a Catania assieme alla corte. Poi Martino I morì a [[Cagliari]] nel [[1409]] all'età di 33 anni e a lui succedesuccedette il vecchio padre [[Martino I di Aragona|Martino duca''il di MonteblancVecchio'']] che però morirà l'anno successivo.
Con la morte di Martino I, e con il trono che passò a suo padre, come Martino II, che era già re di Aragona, rimanendo definitivamente a questa dinastia. La Sicilia divenne quindi un viceregno e perse l'indipendenza che aveva conquistata con la [[vespri siciliani|rivolta dei Vespri]].
 
=== L'annessione alla Corona d'Aragona ===
La Sicilia divenne quindi un viceregno e perse l'indipendenza che aveva conquistato con la [[vespri siciliani|rivolta dei Vespri]]. Morto senza eredi Martinoil IIRe Martino nel 1410, le ''Cortes'' spagnoledella Corona d'Aragona nel [[1412]] con il [[Compromesso di Caspe]], decisero che sovrano della coronaCorona d'Aragona e re di Sicilia sarebbe stato il principe castigliano [[Ferdinando I di Aragona|Ferdinando di di Trastámara]], detto ''el de Antequera'', figlio secondogenito del [[regno di Castiglia e León|re di Castiglia e Leòn]] [[Giovanni I di Castiglia|Giovanni I di Trastámara]] e della sua prima moglie, [[Eleonora d'Aragona (1358-1382)|Eleonora d'Aragona]], della [[casa di Barcellona]] (figlia di re [[Pietro IV di Aragona]] e della sua terza moglie, [[Eleonora di Sicilia]]).
 
IlI successoreterritori didella Corona d'Aragona passarono dunque sotto il dominio del ramo collaterale dei [[Trastámara]], regnante in Castiglia, e subito dopo la sua incoronazione, il re Ferdinando I d'Aragona proclamò l'unione perpetua della Sicilia alla Corona d'Aragona. Nel 1415, il figlio maggiore di Ferdinando, [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso il Magnanimo]], riunìdiventato Duca di Peñafiel, venne nominato reggente. Questi che succedette al padre l'anno successivo, il 25 maggio [[1416]], riunì nella sala dei Parlamenti di [[Castello Ursino (Catania)|castello Ursino]] tutti i baroni e i prelati dell'isola per il giuramento di fedeltà al sovrano e fino al 30 agosto vi si svolsero gli ultimi atti della vita politica che videro Catania come città capitale del regno. Lo stesso reRe Alfonso permise la nascita a Catania dell'Università più antica della Sicilia o ''[[Università degli studi di Catania|Siciliae Studium Generale]]'' ([[1434]]).
=== La dinastia Trastámara ===
[[File:Stemma Regno Napoli Alfonso il Magnanimo.png|right|60 px]]
Il primo re della [[Regno di Castiglia e León|casata castigliana]] [[Trastámara]] fu [[Ferdinando I di Aragona|Ferdinando I ''el de Antequera'']], detto "il giusto". Con la sua elezione come [[re di Aragona]], [[Valencia]] e [[Catalogna]] il [[regno di Sicilia]], fu retto dalla Vicaria, [[Bianca di Navarra (1387-1441)|Bianca di Navarra]]. I nobili siciliani erano gelosi della loro autonomia e avrebbero desiderato continuare ad essere un regno separato dalla [[corona d'Aragona]], ma subito dopo la sua incoronazione, Ferdinando proclamò l'unione perpetua della Sicilia alla corona d'Aragona. Nel [[1415]], il figlio maggiore di Ferdinando, [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso]], diventato Duca di [[Peñafiel]], venne nominato reggente.
 
Nel 1442 Alfonso conquistò il [[Regno di Napoli]] assumendo il titolo di ''Rex Utriusque Siciliae'' e unificando anche formalmente i due regni. Gli ultimi due re sono gli stessi del Regno d'Aragona: [[Giovanni II di Aragona|Giovanni II]] e [[Ferdinando II di Aragona|Ferdinando II]], che nel 1469 sposò [[Isabella di Castiglia]].
Il successore di Ferdinando I, [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso il Magnanimo]] riunì il 25 maggio [[1416]], nella sala dei Parlamenti di [[Castello Ursino (Catania)|castello Ursino]] tutti i baroni e i prelati dell'isola per il giuramento di fedeltà al sovrano e fino al 30 agosto vi si svolsero gli ultimi atti della vita politica che videro Catania come città capitale del regno. Lo stesso re Alfonso permise la nascita a Catania dell'Università più antica della Sicilia o ''[[Università degli studi di Catania|Siciliae Studium Generale]]'' ([[1434]]).
 
Nel [[1442]] Alfonso conquistò1492 il [[RegnoRe diFerdinando Napoli]]con assumendo il titolo di 'l'Rex Utriusque Siciliae'' e unificando anche formalmente i due regni. Gli ultimi due re sono gli stessiemanazione del regno d'Aragona: [[Giovanni II di Aragona|Giovanni I]] e [[Ferdinando II di Aragona|Ferdinando II]], che con le nozze con Isabella di Castiglia unifica la corona di Sicilia a quella di Spagna. Nel [[1492]] [[Ferdinando il Cattolico]] col [[decreto dell'Alhambra]] espulse gli ebrei[[Ebrei]] da tutti i reami in suo possesso,: la massima parte degli ebrei siciliani emigrò nel [[Maghreb]] e nell'[[Impero Ottomano]], altri andarono in [[Calabria]], che già aveva una comunità ebraica sin dal [[IV secolo]]. Ma successivamente verranno espulsi pure dal regno di Napoli dove il decreto sarà valido a partire dal 1524. È il [[1516]], inizio dell'era della [[Storia della Sicilia spagnola|Sicilia spagnola]].
 
La dinastia Trastámara si estinse in linea maschile diretta con Ferdinando ''il Cattolico'', poichè gli premorì l'unico figlio maschio avuto dalla prima consorte la Regina Isabella, il principe ereditario [[Giovanni di Trastámara|Giovanni]], senza eredi. Alla sua morte, nel 1504, gli succedette la figlia [[Giovanna di Castiglia|Giovanna]], detta ''la Pazza'', che sposò [[Filippo I di Castiglia|Filippo d'Asburgo]].
 
Le Corone d'Aragona e di Castiglia nel 1516 passarono dunque agli [[Asburgo]], avendone assunto la reggenza il figlio [[Carlo V d'Asburgo|Carlo]], e ciò rappresentò inizio dell'era della [[Storia della Sicilia spagnola|Sicilia spagnola]].
 
== Voci correlate ==