Credito Varesino: differenze tra le versioni

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Negli anni del [[miracolo economico italiano|miracolo economico]] il Credito Varesino fu la banca di riferimento delle attività imprenditoriali della famiglia [[Anna Bonomi Bolchini|Bonomi]]<ref>Luciano Vasapollo, ''Storia di un capitalismo piccolo piccolo'', Jaca Book, 2007</ref>.
 
Nel 1976 la banca passò sotto il controllo de [[La Centrale (società finanziaria)|La Centrale]]<ref>''Mondo Economico'', 1984, pag. xxiv</ref>, società finanziaria di riferimento del gruppo facente capo al [[Banco Ambrosiano]], all'epoca guidato da [[Roberto Calvi]]. Il Credito mantenne comunque il proprio marchio e le proprie insegne sulle filiali di competenza
 
Nel [[1984]], a seguito dello [[scandalo del Banco Ambrosiano|scandalo]] che condusse alla bancarotta la banca capofila, il Credito Varesino venne rilevato dalla [[Banca Popolare di Bergamo]], che seppe consolidarne la gestione: all'alba dei primi [[anni 1990]] la banca di Varese era il tredicesimo istituto creditizio italiano per raccolta<ref name=Colajanni>Napoleone Colajanni, ''Storia della banca italiana'', Roma, Newton Compton, 1995</ref>.