Enrico IV (Pirandello): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Superchilum ha spostato la pagina Enrico IV (opera teatrale) a Enrico IV (Pirandello): altre opere teatrali omonime
Superzen (discussione | contributi)
m Mancava la "a" (figlia).
Riga 43:
La follia dell'uomo viene assecondata dai servitori che il nipote Di Nolli
mette al suo servizio per alleviare le sue sofferenze; dopo 12 anni Enrico guarisce e comprende che Belcredi lo ha fatto cadere intenzionalmente per rubargli l'amore di Matilde. Decide così di fingersi ancora pazzo, di immedesimarsi nella sua maschera per non voler vedere la realtà dolorosa.
Dopo 20 anni dalla caduta, Matilde, Belcredi, la figlifiglia di Matilda, Di Nolli e uno psichiatra vanno a trovare Enrico IV. Lo psichiatra è molto interessato al caso della pazzia di Enrico IV, che continua, a loro insaputa, la sua finzione, e dice che per farlo guarire si potrebbe provare a ricostruire la stessa scena di 20 anni prima e ripetere la caduta da cavallo. La scena viene così allestita, ma al posto di Matilde recita la figlia. Enrico IV si ritrova così di fronte la ragazza, che è esattamente uguale alla madre Matilde da giovane, la donna che Enrico aveva amato e che ama ancora. Ha così uno slancio che lo porta ad abbracciare la ragazza, ma Belcredi, il suo rivale, non vuole che la ragazza venga abbracciata e si oppone. Enrico IV sguaina così la spada e uccide Belcredi. Per sfuggire definitivamente alla realtà (e alle conseguenze del suo gesto), decide di fingersi pazzo per sempre.
 
==Commento dell'opera==