Rivoluzione francese: differenze tra le versioni

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== Governo rivoluzionario dei Montagnardi ==
 
=== Il Comitato di salute pubblica ===
=== Costituzione Montagnarda ===
{{Vedi anche|Comitato di salute pubblica}}
[[File:Death of Marat by David.jpg|thumb|''La morte di [[Jean-Paul Marat|Marat]]''<br>([[Jacques-Louis David]], [[1793]])]]
Con l'eliminazione dei Girondini, i Montagnardi si trovarono soli alla guida della Convenzione nazionale con il compito di condurre la guerra e risanare la grave situazione sociale, politica ed economica della Francia. Le frontiere nazionali vennero invase dalle potenze della Prima Coalizione: gli spagnoli penetrarono a sud-ovest, i piemontesi a sud-est, i prussiani, gli austriaci e gli inglesi a nord e a est. Inoltreoltre erano in pieno svolgimento lea numerose insurrezioni popolari contro la giovane repubblica<ref>{{fr}} Jacques Solé, ''Révolutions et révolutionnaires en Europe 1789-1918'', Gallimard, 2008, p. 544</ref>.
 
Il 13 luglio [[1793]], a Parigi, venne ucciso Marat: l'assassina, [[Charlotte Corday]], era una sostenitrice dei Girondini che in seguito alla giornata del 2 giugno si convinse di dover uccidere il deputato montagnardo, ritenuto il principale responsabile della guerra civile; dopo una breve conversazione, la donna estrasse un coltello che conficcò nel petto di Marat, recidendo l'aorta e penetrando fino al polmone destro. Corday, arrestata e condannata a morte dal Tribunale Rivoluzionario, venne messa alla ghigliottina quattro giorni dopo. Questo avvenimento contribuì ad aggravare pesantemente la già critica situazione politica<ref>{{Cita|Martin|p. 157|Martin}}.</ref>.
 
[[File:Robespierre.jpg|thumb|left|[[Maximilien de Robespierre]]<br>(anonimo, [[1790]] circa)]]
Nel Comitato di salute pubblica, Danton si rifiutò di approvare riforme di emergenza per sanare la difficile situazione in cui versava la Francia. Conducendo una politica moderata si oppose all'adozione di un'economia di guerra e alla leva obbligatoria, tentando accordi segreti con le potenze europee con l'intento di creare spaccature tra i membri della coalizione nemica. Sospettato di fare il doppio gioco, accusato di attuare una politica troppo cauta e malvisto dai sanculotti, il 10 luglio [[1793]] non venne rieletto membro del Comitato di salute pubblica<ref>{{Cita|Schama|p. 641|Schama}}.</ref>.
 
Robespierre, entrato nel Comitato il 27 luglio, intraprese fin dall'inizio una politica volta ad alleviare la miseria delle classi più umili, accogliendo le indicazioni fornite dai sanculotti<ref>{{Cita|Mathiez|p. 425|Mathiez}}.</ref>: seppure contrario alla guerra, fu tra i più attivi nel rafforzare militarmente l'esercito repubblicano attraverso provvedimenti di controllo dell'economia<ref>{{en}}E. White, ''The French Revolution and the Politics of Government Finance, 1770–1815.'', The Journal of Economic History, 1995, p 244</ref>; preoccupato dagli eventi bellici, dai tentativi controrivoluzionari e deciso a estirpare ogni residuo della monarchia e dell{{'}}''Ancien Régime'', decise di sostenere la politica del cosiddetto [[Regime del Terrore|Terrore]], nel corso del quale si procedette all'eliminazione fisica di tutti i possibili rivali della rivoluzione.<ref>{{en}} Hugh Gough, ''The Terror in the French Revolution'', 1998, p. 77.</ref>
 
Il 13 luglio [[1793]], a Parigi, venne ucciso Marat: l'assassina,da [[Charlotte Corday]], era una sostenitrice dei Girondini che in seguito alla giornata del 2 giugno si convinse di doverdoverlo uccidere ilin deputato montagnardo,quanto ritenuto il principale responsabile della guerra civile; dopo una breve conversazione, la donna estrasse un coltello che conficcò nel petto di Marat, recidendo l'aorta e penetrando fino al polmone destro. Corday, arrestata e condannata a morte dal Tribunale Rivoluzionario, venne messa alla ghigliottina quattro giorni dopo. Questo avvenimento contribuì ad aggravare pesantemente la già critica situazione politica<ref>{{Cita|Martin|p. 157|Martin}}.</ref>.
Adottata per acclamazione dalla Convenzione nazionale e approvata da un referendum popolare, il 24 luglio venne promulgata una nuova Costituzione ([[Costituzione francese del 1793|Costituzione dell'Anno I]] o Costituzione Montagnarda), basata principalmente sulla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del [[1789]]. Con l'intento di calmare il clima di tensione che regnava in quel periodo, essa venne formulata per stabilire una vera sovranità popolare grazie a frequenti elezioni a suffragio universale che avrebbero permesso una consultazione popolare delle leggi varate dal corpo legislativo. Riconosceva vari diritti economici e sociali (associazione, riunione, assistenza pubblica e istruzione), concedeva il diritto di ribellione (in caso il governo avesse violato i diritti del popolo) e l'abolizione della schiavitù<ref>{{Cita|Schama|p. 637|Schama}}.</ref>.
 
[[File:Robespierre.jpg|thumb|left|[[Maximilien de Robespierre]]<br>(anonimo, [[1790]] circa)|alt=]]
Nonostante i buoni propositi, questi provvedimenti non entrarono mai in vigore: il 10 agosto la Convenzione nazionale decretò che il governo sarebbe rimasto rivoluzionario fino all'ottenimento della pace in guerra, sospendendo così l'applicazione della nuova Costituzione.
Nel [[Comitato di salute pubblica]], Danton si rifiutò di approvare riforme di emergenza per sanare la difficile situazione e, conducendo una politica moderata, si oppose all'adozione di un'economia di guerra e alla leva obbligatoria, tentando accordi segreti con le potenze europee con l'intento di creare spaccature tra i membri della coalizione nemica. Sospettato di fare il doppio gioco, accusato di attuare una politica troppo cauta e malvisto dai sanculotti, il 10 luglio [[1793]] non venne rieletto membro del Comitato di salute pubblica<ref>{{Cita|Schama|p. 641|Schama}}.</ref>. Robespierre, entrato nel Comitato il 27 luglio, intraprese fin dall'inizio una politica volta ad alleviare la miseria delle classi più umili, accogliendo le indicazioni fornite dai sanculotti<ref>{{Cita|Mathiez|p. 425|Mathiez}}.</ref> e, seppure contrario alla guerra, fu tra i più attivi nel rafforzare militarmente l'esercito repubblicano attraverso provvedimenti di controllo dell'economia<ref>{{en}}E. White, ''The French Revolution and the Politics of Government Finance, 1770–1815.'', The Journal of Economic History, 1995, p 244</ref>; preoccupato dagli eventi bellici, dai tentativi controrivoluzionari e deciso a estirpare ogni residuo della monarchia e dell{{'}}''Ancien Régime'', decise di sostenere la politica del cosiddetto [[Regime del Terrore|Terrore]], nel corso del quale si procedette all'eliminazione fisica di tutti i possibili rivali della rivoluzione.<ref>{{en}} Hugh Gough, ''The Terror in the French Revolution'', 1998, p. 77.</ref> Adottata per acclamazione dalla Convenzione e approvata da un referendum popolare, il 24 luglio venne promulgata una nuova Costituzione ([[Costituzione francese del 1793|Costituzione dell'Anno I]] o Costituzione Montagnarda), basata principalmente sulla Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del [[1789]]. Con l'intento di calmare il clima di tensione, essa venne formulata per stabilire una vera sovranità popolare grazie a frequenti elezioni a suffragio universale che avrebbero permesso una consultazione popolare delle leggi varate dal potere legislativo e riconosceva vari diritti economici e sociali (associazione, riunione, assistenza pubblica e istruzione), concedeva il diritto di ribellione (in caso il governo avesse violato i diritti del popolo) e l'abolizione della schiavitù<ref>{{Cita|Schama|p. 637|Schama}}.</ref>. Nonostante i buoni propositi, questi provvedimenti non entrarono mai in vigore in quanto il 10 agosto la Convenzione nazionale decretò che il governo sarebbe rimasto rivoluzionario fino all'ottenimento della pace, sospendendo così l'applicazione della nuova Costituzione.
 
Dinanzi alla continua avanzata in territorio francese della Prima Coalizione e sperando di soffocare i moti controrivoluzionari presenti in diverse province francesi, la Convenzione nazionale ratificò tutte le leggi che le vennero presentate dal Comitato di salute pubblica. Fra queste, la legge del 23 agosto applicò la leva di massa che permise di inviare tra le file dell'esercito tutti gli uomini celibi o vedovi di età compresa fra i diciotto e venticinque anni<ref>{{Cita|Bertaud|pp. 212-213|Bertaud}}.</ref> mentre l'economia francese venne totalmente riconvertita per scopi bellici e chi non venne spedito al frontearruolato dovette partecipare agli sforzi di guerra adattandosi alla rigida economia di risparmio.
 
=== Regime del Terrore ===