Cartesio: differenze tra le versioni

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Gli appunti di Leibniz, all'incirca una pagina e mezza, dopo la sua morte si mescolarono alle altre carte delle sue opere conservate ad [[Hannover]] <ref>[[Amir D. Aczel]], ''Il taccuino segreto di Cartesio'', Mondadori,, 2006</ref> che furono catalogate e ordinate, quasi due secoli dopo nel 1860, da Louis-Alexandre Foucher de Careil, uno studioso di Leibniz.
 
L'[[Accademia delle scienze francese]] nel 1890 pubblicò gli appunti di Leibniz, con un commento di Ernest de Jonqières, che non riuscì a chiarirne il testo. Nel 1912 Charles Adam e [[Paul Tannery]] che operavano presso la [[Bibliothèque nationale de France]] vi scoprirono una copia dell'inventario degli scritti cartesiani stilato a Stoccolma da Pierre Chanut il 14 e 15 febbraio 1650. I due studiosi poterono così raccogliere una miriade di informazioni sugli appunti cartesiani che furono ancora una volta studiati nel 1966 da un gruppo di ricercatori che tuttavia non riuscirono a chiarirne il testo fino a quando nel 1987 un sacerdote e matematico francese esperto di [[crittografia]], Pierre Costabel, scoprì <ref>P. Costabel, ''Renè Descartes. Exercises pour les éléments des solides'', Parigi, P.U.F. coll. Épiméthée, 1987.</ref> che Leibniz, esperto di [[crittografia]], era riuscito a svelare la [[Formula di Eulero per i poliedri|formula generale dei poliedri semplici]], scoperta e descritta da Cartesio nel suo taccuino, ma resa pubblica da [[Eulero]] soltanto nel 1730.
 
===Un altro segreto===
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* J.-R. Armogathe et G. Belgioioso, (ed.), René Descartes, Principia Philosophiae, Amstelodami, apud Ludovicum Elzevirium, 1644, rist. anast.: Lecce, Conte Editore, 1994
* J.-R. Armogathe et G. Belgioioso, (ed.), Renati Descartes, Specimina Philosophiae seu: Dissertatio de Methodo recte regendae rationis, et veritatis in scientiis investigandae: Dioptrice, et Meteora. Ex gallico translata et ab auctore perlecta, variisque in locis emendata, Amstelodami, apud Ludovicum Elzevirium, 1644, rist. anast.: Lecce, Conteditore, 1998 ISBN 88-87143-18-8
* J.-R. Armogathe et G. Belgioioso, (eds.), René Descartes, Passiones animae per Renatum Descartes: Gallice ab ipso conscriptae, nunc in exterorum gratiam Latina civitate donatae, Amstelodami, apud Ludovicum Elzevirium, 1650, rist. anast.: Lecce, Conte Editore, 1997 ISBN 88-87143-01-3
* J.-R. Armogathe et G. Belgioioso, (eds.), Les passions de l'ame par René Des Cartes, Paris, chez Iean Guinard, 1650, rist. anast.: Lecce, Conte Editore, 1996 ISBN 88-85979-17-3
* J.-R. Armogathe et G. Belgioioso, (eds.), [[Claude Clerselier]]. Lettres de Mr Descartes, 6 vols., Paris, Charles Angot, 1666-1667, rist. anast. dell'esemplare con note manoscritte della Bibliothèque dell'Institut: Lecce, Conte Editore, 2005 ISBN 88-6020-005-9