Palindromo: differenze tra le versioni

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[[File:Sator_Square_at_Oppède.jpg|thumb|Il [[Quadrato del Sator]] a [[Oppède]]]]
Il '''palindromo''' (dal [[Lingua greca|greco antico]] πάλιν "di nuovo" e δρóμος "percorso", col significato "che può essere percorso in entrambi i sensi") è una sequenza di [[Carattere tipografico|caratteri]] che, letta al contrario, rimane invariata. Per esempio, in [[Lingua italiana|italiano]]: "i topi non avevano nipotiediolognomomongoloide". Il concetto è principalmente riferito a [[Parola|parole]], [[Frase|frasi]] e [[Numero|numeri]]. Secondo una [[leggenda]] l'inventore e il primo virtuoso del genere sarebbe stato il poeta greco [[Sotade]], vissuto ad [[Alessandria d'Egitto]] nel [[III secolo]].
 
Esiste anche il "palindromo sillabico", vale a dire una parola oppure una frase le cui [[Sillaba|sillabe]], se lette al contrario, sono invariate. Per esempio: "le-ta-le", "Ma-rem-ma", "Ne-ro-ne".