Atella (comune): differenze tra le versioni

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Il lago piccolo di Monticchio insieme al Lago Grande costituiscono la coppia di [[Laghi italiani|laghetti vulcanici]] che è andata ad occupare ciò che resta dell'antico cratere del vulcano [[monte Vulture|Vulture]]. La riserva ricade nel territorio del comune di Atella.
 
== FrazioniSocietà ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Atella (PZ)}}
 
=== Sant'IlarioTradizioni e folclore ===
{{F|centri abitati della Basilicata|gennaio 2019}}
* San Giuseppe lavoratore (19 marzo) - vengono accesi i falò nei diversi rioni del paese.
* Sacra Rappresentazione del Giovedì Santo - rappresentazione della passione di Cristo.
* Lunedì dell'Angelo - Processione del quadro di Santa Maria della Nives, all'alba. Il corteo di fedeli durante il tragitto per raccogliere le offerte (la "licita").
* Ascensione - durante il giorno dell'[[Ascensione]] vengono preparati i "tagliulin' cu' r' latt", tagliolini di pasta all'uovo fatti in casa, cotti nel latte e conditi con zucchero e cannella.
* San Michele (8 maggio) - si svolge un pellegrinaggio al tabernacolo dedicato al Santo, che si trova alla periferia del paese.
* 15 giugno - Festa di San Vito - patrono della città
* 1º lunedì di agosto - Festa di Santa Maria ad Nives - Processione del quadro di Santa Maria della Nives
* 13 dicembre - Festa di Santa Lucia - al mattino i fedeli pregano nel duomo. Al pomeriggio processione della statua lignea per le vie del centro storico. (nella cintura della statua lignea si trova una reliquia della santa)
* 26 dicembre - Tradizionale gran concerto di Santo Stefano con il Complesso Bandistico Atellano (nel duomo)
 
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
==== Sant'Ilario ====
Sant'Ilario è un piccolo borgo del comune di Atella situato a 870 m. sul livello del mare, su un contrafforte dell'appennino che da [[monte Caruso]] ( 1236 m, ) declina verso la [[Valle di vitalba|valle di Vitalba]] ( 450 m.) Aggrappato sul lato est del contrafforte,a ridosso dell'antico Tratturo Regio ,Potenza-Venosa, apre le sue finestre verso levante dove, imperterrito, troneggia l'autorevole mole del [[castello di Lagopesole]]. Il borgo di Sant'Ilario prende il nome dall'antico feudo omonimo che lo circonda, la cui origine si perde nella notte dei tempi. Un'antica leggenda racconta, che il nome gli fu lasciato da [[Ilario di Poitiers|Sant'Ilario da Poitiers]], il santo francese vescovo della chiesa, vissuto nel ‘300 d.C., dopo aver sostato alcuni giorni nel luogo durante il suo viaggio in [[Terra santa]]. I resti di un altro antico casale omonimo e i resti di due castelli denominati ,ancora oggi, Castelli di Sant'Ilario, risalenti all'anno 1000, testimoniano l'antichità del feudo. Tra la fine del ‘700 e gli inizi dell'800 nel feudo si insediano gruppi di coloni aviglianesi i quali, danno origine all'attuale borgo. La costruzione del borgo avviene in pochissimo tempo poiché vengono riciclate le pietre dei due antichi castelli,che sorgevano poco lontano, su un altopiano che domina tutta la valle di Vitalba, dal quale si può allungare lo sguardo fino ai lontani orizzonti [[Irpinia|dell'Irpinia]] e del [[Gargano]].
 
Nel 1861, con decreto di [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II di Borbone]], i coloni aviglianesi che abitavano il borgo, e che non avevano mai perso i contatti con la terra madre di [[Avigliano]], furono costretti a passare anagraficamente sotto il comune di Atella, proprietario ufficiale del feudo, per conservare il diritto di possesso sul territorio, nel quale si erano, da tempo, insediati. Durante la questione meridionale , per la sua posizione geografica, per la lontananza dai controlli e per la vicinanza al bosco, che favoriva la fuga, il borgo divenne un covo di [[briganti]]. Fu bruciato due volte: una volta da parte di questi ultimi e una volta da parte della [[Guardia Nazionale Italiana|Guardia Nazionale]] che cercava vanamente di riconquistare il controllo del territorio. Il borgo riuscì a sopravvivere alle vicende brigantesche, venne ricostruito interamente e si ripopolò di nuovo raggiungendo alla fine dell'800 circa 1000 abitanti. Si costruì il cimitero e si avviarono diverse attività commerciali e artigianali alle quali facevano capo altri 1000 abitanti delle contrade vicine. Il borgo è stato per lunghissimo tempo, fino agli anni 1963-64, il punto di riferimento per tutta la vasta zona circostante che ricadeva anche nei comuni di [[Bella (Italia)|Bella]], [[San Fele]] ed [[Avigliano]]. Per questo motivo, si prospettò, addirittura, la possibilità di diventare comune autonomo. Ma ancora una volta l'emigrazione verso le grandi città industrializzate del nord ha avuto la meglio,così a poco a poco il borgo si è spopolato come tutti i paesi della Basilicata. Oggi il borgo di Sant'Ilario si riscopre come luogo turistico, sia estivo che invernale, poiché è sorta un'accogliente struttura alberghiera pronta ad ospitare scuole, visitatori e turisti.
 
==== Sant'Andrea ====
La frazione o località di Sant'Andrea dista 5,52 chilometri dal medesimo comune di Atella di cui essa fa parte. La frazione o località di Sant'Andrea sorge a 700 metri sul livello del mare. Nella frazione o località di Sant'Andrea risiedono centoquarantaquattro abitanti, dei quali sessantanove sono maschi e i restanti settantacinque femmine.
 
Sono presenti a Sant'Andrea complessivamente 71 edifici, dei quali solo 69 utilizzati. Di questi ultimi 63 sono adibiti a edilizia residenziale, 6 sono invece destinati a uso produttivo, commerciale o altro. Dei 63 edifici adibiti a edilizia residenziale 60 edifici sono stati costruiti in muratura portante, 3 in cemento armato e 0 utilizzando altri materiali, quali acciaio, legno o altro. Degli edifici costruiti a scopo residenziale 8 sono in ottimo stato, 27 sono in buono stato, 27 sono in uno stato mediocre e 1 in uno stato pessimo.
 
==== Montesirico ====
La frazione o località di Montesirico dista 5,14 chilometri dal medesimo comune di Atella di cui essa fa parte. La frazione o località di Montesirico sorge a 624 metri sul livello del mare. Sono presenti a Montesirico complessivamente 55 edifici, dei quali solo 53 utilizzati. Di questi ultimi 49 sono adibiti a edilizia residenziale, 4 sono invece destinati a uso produttivo, commerciale o altro. Dei 49 edifici adibiti a edilizia residenziale 44 edifici sono stati costruiti in muratura portante, 3 in cemento armato e 2 utilizzando altri materiali, quali acciaio, legno o altro. Degli edifici costruiti a scopo residenziale 11 sono in ottimo stato, 21 sono in buono stato, 17 sono in uno stato mediocre e 0 in uno stato pessimo.
 
=== Altro ===
 
==== Fiumara ====
Conosciuta in era medievale col nome ''Triepi'', nasce dalle sorgenti nelle vicinanze di [[Lagopesole]] e attraversa la Valle di Vitalba, riversandosi infine nell'[[Ofanto]] dopo una trentina di chilometri. {{senza fonte|È molto ricca di vegetazione, in particolare di [[Castanea sativa|castagno]], [[fraxinus|frassino]], [[Acer (botanica)|acero]], [[Ulmus|olmo]], [[Juglans|noce]], e [[Fagus|faggio]] e di fauna, come [[Lutrinae|lontra]], [[Meles meles|tasso]], [[Erinaceus europaeus|riccio]] e [[Sus scrofa|cinghiale]]. Sulle cime più alte che sovrastano la fiumara di Atella è possibile trovare il [[lupo]], il [[Felis silvestris|gatto selvatico]] e la [[Vulpes|volpe]] mentre nei corsi d'acqua vivono [[Squalius squalus|cavedano]], [[Barbus|barbo]], [[Rutilus rubilio|rovella]], [[Anguilla anguilla|anguilla]] e [[Alburnus albidus|alborella meridionale]] che purtroppo rischia l'estinzione.
La fiumara è anche luogo in cui si trovano spesso varie specie di volatili, tra cui [[Ardea cinerea|airone cinerino]], [[Gallinago gallinago|beccaccino]], [[Alcedo atthis|martin pescatore]] e [[Anas platyrhynchos|germano]].}}
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Atella (PZ)}}
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{F|centri abitati della Basilicata|gennaio 2019}}
* San Giuseppe lavoratore (19 marzo) - vengono accesi i falò nei diversi rioni del paese.
* Sacra Rappresentazione del Giovedì Santo - rappresentazione della passione di Cristo.
* Lunedì dell'Angelo - Processione del quadro di Santa Maria della Nives, all'alba. Il corteo di fedeli durante il tragitto per raccogliere le offerte (la "licita").
* Ascensione - durante il giorno dell'[[Ascensione]] vengono preparati i "tagliulin' cu' r' latt", tagliolini di pasta all'uovo fatti in casa, cotti nel latte e conditi con zucchero e cannella.
* San Michele (8 maggio) - si svolge un pellegrinaggio al tabernacolo dedicato al Santo, che si trova alla periferia del paese.
* 15 giugno - Festa di San Vito - patrono della città
* 1º lunedì di agosto - Festa di Santa Maria ad Nives - Processione del quadro di Santa Maria della Nives
* 13 dicembre - Festa di Santa Lucia - al mattino i fedeli pregano nel duomo. Al pomeriggio processione della statua lignea per le vie del centro storico. (nella cintura della statua lignea si trova una reliquia della santa)
* 26 dicembre - Tradizionale gran concerto di Santo Stefano con il Complesso Bandistico Atellano (nel duomo)
 
== Economia ==