Sbarco in Normandia: differenze tra le versioni

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Negli ultimi giorni del 1941 si verificò una svolta significativa nello svolgimento del conflitto mondiale, [[Attacco di Pearl Harbor|l'attacco giapponese a Pearl Harbor]], al quale seguì la dichiarazione di guerra della [[Germania nazista]] e dell'[[Storia del fascismo italiano|Italia fascista]] agli Stati Uniti. Con grande sollievo dei britannici, il presidente [[Franklin Delano Roosevelt]] e i suoi [[Joint Chiefs of Staff|capi di stato maggiore]] aderirono subito al principio del ''[[Germany first]]'' ("la Germania per prima"), riconoscendo che la potenza bellica tedesca rappresentava il pericolo maggiore e che, dopo la sua sconfitta, l'[[Impero giapponese]] sarebbe presto capitolato. La [[Guerra del Pacifico (1941-1945)|guerra nel Pacifico]] divenne quindi un impegno prioritario per la marina statunitense, mentre lo sforzo massimo delle forze di terra si sarebbe concentrato contro la Germania e l'Italia. Tale decisione fu ribadita durante la prima grande conferenza angloamericana di guerra, apertasi a [[Washington]] il 31 dicembre 1941 e denominata ''[[Conferenza Arcadia|Arcadia]]'', nella quale gli Stati Uniti si impegnarono nell'attuazione del piano ''Bolero'', ossia il progressivo concentramento di forze statunitensi in [[Gran Bretagna]] in vista di un'invasione dell'Europa<ref>{{cita|Hastings|p. 19}}.</ref>.
 
Nei mesi che seguirono ''Arcadia'', gli statunitensi cominciarono a orientarsi verso un'invasione oltre [[la Manica]] in tempi brevi: su questo punto incominciò il dibattito e una considerevole quantità di discussioni politiche e militari tra gli Alleati. L'impazienza dei comandanti statunitensi si contrapponeva alla cautela da parte britannica, e questo scontro di vedute caratterizzò il crescente dissenso tra i capi dello stato maggiore combinato per tutto il 1942 e per gran parte del 1943. In un primo momento l'atteggiamento statunitense fu determinato dal timore del rapido crollo dell'[[Unione Sovietica|alleato sovietico]], se gli alleati non avessero creato al più presto una imponente azione diversiva a occidente, cui si sommava la pressione di [[Iosif Stalin]] che stavaaccusava sperandogli fortementeAlleati nell'occidentali aperturadi dellasciare secondoisolate frontele forze armate sovietiche dinanzi alla macchina da guerra tedesca<ref>{{cita web |http://www.maxhastings.com/2011/arma-speech/ |Armageddon: The Battle For Germany 1944-45 | 21 aprile 2015}}</ref>. Fu perciò avviato lo studio del piano ''Round-up'', che incontrò la disapprovazione dei britannici, maggiormente propensi a spostare le risorse militari verso obiettivi più modesti ma più realistici: con riluttanza, nel 1942 Washington acconsentì all'[[Operazione Torch|invasione dell'Africa settentrionale francese]]. Dal momento, però, che il concentramento di truppe in Gran Bretagna non si stava svolgendo nei tempi stabiliti, la [[campagna del Nordafrica]] iniziava a trascinarsi senza risultati e la disfatta del [[raid su Dieppe]] (19 agosto) aveva dimostrato i rischi di uno sbarco anfibio su coste fortificate. Divenne evidente per i comandi anglo-americani che, nel 1943, non ci sarebbe potuta essere una campagna di Francia e l'apertura del secondo fronte<ref>{{cita|Hastings|p. 20}}.</ref>.
 
== Pianificazione ==