Volontariato: differenze tra le versioni

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[[File:Carting dirt in Yaounde.jpg|miniatura|upright=1.3|Volontari in Africa]]
Il '''volontariato''' è un'attività di aiuto gratuito e spontaneo verso persone in condizioni di indigenza o che necessitano di assistenza oppure per fronteggiare emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell'interesse collettivo in maniera individuale o collettivamente in associazioni costituite per specifici scopi benefici.<ref>{{Treccani|Volontariato|Volontariato|accesso=23 marzo 2018|v=1}}</ref>
 
== In Italia ==
L'[[Italia]] è un paese dove un gran numero di cittadini pratica volontariato in varie forme: secondo l'[[ISTAT]] il numero di volontari stimato in Italia è di 6,63 milioni di persone (tasso di volontariato totale pari al 12,6%).<ref>{{Cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/129115|titolo=Attività gratuite a beneficio di altri|editore=[[Istituto nazionale di statistica]]|sito=Istat.it|accesso=11 dicembre 2015}}</ref> La [[legge]] 11 agosto [[1991]] n. 266 regola il volontariato organizzato ed istituisce delle strutture per lo sviluppo e la crescita del volontariato su base regionale (i [[centri di servizio per il volontariato]]), che forniscono gratuitamente alle organizzazioni di volontariato servizi nel campo della promozione, della consulenza, della formazione, della comunicazione e molti altri.
 
Per la legge italiana il volontariato organizzato nelle associazioni ha le caratteristiche previste dalla legge 266/1991, che sono le seguenti:
* l'assenza di finalità di lucro;
* la democraticità della struttura, cioè l'elettività delle cariche associative (oltreché la loro gratuità);
* la gratuità delle prestazioni degli aderenti;
* i diritti e gli obblighi degli aderenti e l'esplicitazione dei criteri della loro ammissione ed esclusione;
* l'obbligo della formazione del bilancio e le modalità di approvazione dello stesso da parte dell'assemblea degli aderenti;
* divieto assoluto di retribuzione degli operatori soci delle associazioni.
 
== Organizzazioni ==
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Alcuni enti che non prevedono il vincolo assoluto della gratuità della prestazione e quindi retribuiscono i propri soci, ma possono anche avere volontari che affiancano il personale retribuito, operando gratuitamente.
 
== Nel mondo ==
== In= Italia ===
L'[[Italia]] è un paese dove un gran numero di cittadini pratica volontariato in varie forme: secondo l'[[ISTAT]] il numero di volontari stimato in Italia è di 6,63 milioni di persone (tasso di volontariato totale pari al 12,6%).<ref>{{Cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/129115|titolo=Attività gratuite a beneficio di altri|editore=[[Istituto nazionale di statistica]]|sito=Istat.it|accesso=11 dicembre 2015}}</ref> La [[legge]] 11 agosto [[1991]] n. 266 regola il volontariato organizzato ed istituisce delle strutture per lo sviluppo e la crescita del volontariato su base regionale (i [[centri di servizio per il volontariato]]), che forniscono gratuitamente alle organizzazioni di volontariato servizi nel campo della promozione, della consulenza, della formazione, della comunicazione e molti altri.
 
Per la legge italiana il volontariato organizzato nelle associazioni ha le caratteristiche previste dalla legge 266/1991, che sono le seguenti:
* l'assenza di finalità di lucro;
* la democraticità della struttura, cioè l'elettività delle cariche associative (oltreché la loro gratuità);
* la gratuità delle prestazioni degli aderenti;
* i diritti e gli obblighi degli aderenti e l'esplicitazione dei criteri della loro ammissione ed esclusione;
* l'obbligo della formazione del bilancio e le modalità di approvazione dello stesso da parte dell'assemblea degli aderenti;
* divieto assoluto di retribuzione degli operatori soci delle associazioni.
 
La [[Croce Rossa Italiana]], che dal 1º gennaio [[2014]] è diventata un'organizzazione privata di volontariato, svolge le proprie attività impiegando personale volontario, mai retribuito. Le attività di volontariato della CRI possono essere supportate dal personale dipendente che solitamente è impiegato per il mantenimento della struttura operativa.