Cittadinanza italiana: differenze tra le versioni

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Le donne straniere sposandosi con cittadini italiani prima del 27 aprile [[1983]] hanno acquisito automaticamente la cittadinanza italiana. Se l'acquisizione della cittadinanza italiana per matrimonio non fu producente di effetti sulla sua cittadinanza secondo le leggi del paese dove apparteneva, la donna sposata aveva quindi doppia cittadinanza. L'art. 10 della Legge n° 555 disponeva che una donna sposata non poteva assumere una cittadinanza diversa da quella del marito. Se fu estesa una cittadinanza estera alla donna, da parte di un altro stato, in costanza del suo matrimonio con un cittadino italiano, la donna è rimasta italiana.
 
===La Costituzione Repubblicana del 1948===
La [[Costituzione]] Repubblicana entrò in vigore il 1º gennaio del [[1948]].
kappa è e deve rimanere un Ciccio
Con il Patto di [[Salerno]] dell'aprile del [[1944]], stipulato tra il [[Comitato di Liberazione Nazionale]] e la [[Monarchia]], si decise di sospendere l'elezione tra [[monarchia]] e la [[Repubblica (forma statuale)|repubblica]] sino alla fine della guerra. La Costituzione del [[Regno d'Italia]], del 1848, era ancora formalmente in vigore, dal momento che le leggi che l'avevano limitata erano state, in certa misura, abrogate a partire dal 25 luglio del [[1943]] (giorno della caduta del [[Fascismo|regime fascista]]). Il 2 giugno del [[1946]] si celebrarono le elezioni. Tutti gli italiani, uomini e donne che avessero compiuto i 21 anni di età, vennero chiamati al voto ai quali furono consegnate due schede: una per il cosiddetto Referendum Istituzionale la scelta tra monarchia e repubblica, l'altra per l'elezione dei 556 deputati dell'[[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Assemblea Costituente]].
 
L'attuale [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione Italiana]] fu approvata dall'Assemblea Costituente nella sessione del 22 dicembre [[1947]], pubblicata nella [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana|Gazzetta Ufficiale]] il 27 dicembre [[1947]] ed entrò in vigore il 1º gennaio del 1948. Il testo originale subi delle modifiche parlamentari.
 
Venne stabilita una Repubblica Democratica, fondata sul lavoro e la sovranità del popolo, e furono riconosciuti i diritti individuali, come quello del corpo sociale, sulla base del compimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale (Artt. 1 e 2).
 
Gli articoli fondamentali per gli argomenti che, più avanti, verranno sviluppati in relazione alla cittadinanza, sono i seguenti:
 
L'articolo 3, situato tra i "Principi fondamentali", contiene due incisi.
*Il primo inciso stabilisce l'uguaglianza di tutti i cittadini: "Tutti i cittadini hanno uguale dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinione politica, condizione personale e sociale".
*Il secondo inciso, integrativo del primo, e non meno importante, aggiunge: " È dovere della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscano il pieno sviluppo de la persona umana e la effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
 
L'art. 29, situato nel Titolo II, "Relazioni Etico-Sociali", che stabilisce: "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio". Il secondo inciso stabilisce l'uguaglianza tra i coniugi: "Il matrimonio è fondato sull'uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia della unità familiare".
 
Altro articolo di fondamentale importanza è il 136, situato nel Titolo VI, "Garanzie Costituzionali", Sezione I, "La Corte Costituzionale", e il suo testo è il seguente: "Quando la Corte dichiara l'illegittimità costituzionale di una norma di legge o di un atto con potere di legge, la norma cessa di avere efficacia dal giorno seguente alla pubblicazione della decisione".
Inoltre in relazione a questo articolo, sempre in riferimento al tema della cittadinanza, è molto importante il secondo inciso: "La decisione della Corte è pubblicata e comunicata alle Camere e alle Assemblee regionali interessate, al fine, qualora lo ritengano necessario, di verificarne la forma costituzionale"
 
==Le sentenze della Corte Costituzionale e le leggi promulgate di conseguenza==