Sposalizio della Vergine (Perugino): differenze tra le versioni

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L'opera venne originariamente dipinta per la Cappella del Santo Anello nel [[Duomo di Perugia]], dove era conservata la reliquia dell'anello nuziale della Vergine. La cappella, completata nel [[1489]], venne ridecorata dopo che la reliquia venne recuperata nel [[1488]], dopo essere stata rubata da una chiesa di [[Chiusi]].
 
La grande pala d'altare, dopo essere stata inizialmente commissionata al [[Pinturicchio]], venne poi affidata al [[Perugino]], che vi lavorò dal [[1501]] al [[1504]]. Con le soppressioni napoleoniche, nel [[1797]], il dipinto fu confiscato tar le [[Furti napoleonici|spoliazioni napoleoniche]] da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] e dato allo zio cardinale [[Joseph Fesch]], le cui collezioni vennero poi acquistate, nel [[1845]], in parte da un libraio di [[Caen]] in [[Normandia]], Bernard Mancel, il quale nel [[1872]] le donò al [[Musée des Beaux-Arts (Caen)|Museo di Belle Arti di Caen]], allora diretto dal pittore [[Alfred Guillard]]. Ogni tentativo del comune di [[Perugia]] di riavere l'opera andò fallito.
 
==Descrizione e stile==