Nicolò Carosio: differenze tra le versioni

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Figlio di un ispettore di dogana, nasce a Palermo nel quartiere Seralcadi, dove suo nonno, omonimo, Nicolò Carosio, gestiva un negozio di libri, divenuto anche casa editrice e cenacolo letterario. La madre era una pianista maltese, Josy Holland. Si laureò in [[giurisprudenza]] a [[Venezia]]. Mentre si allenava sui campetti sportivi intorno a Venezia, dove trovò anche il suo primo impiego presso la “Shell”, nel 1932 Carosio contatta l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, e viene immediatamente convocato per un provino a Torino: a soli 25 anni Nicolò Carosio inizia la sua brillante carriera con un contratto di collaborazione. Nel 1933 debutta così a Bologna durante la partita Italia - Germania<ref>{{Cita web|url=http://www.bibliotecasalaborsa.it/documenti/|titolo=1933 - La prima radiocronaca di Nicolò Carosio - Cronologia di Bologna dal 1796 a oggi|autore=Biblioteca Salaborsa|sito=Biblioteca salaborsa|lingua=IT|accesso=2019-01-29}}</ref>. Inaugurò per la [[EIAR]] le radiocronache della [[Campionato mondiale di calcio 1934|Coppa del Mondo del 1934]] di [[calcio (sport)|calcio]], che l'{{NazNB|CA|ITA}} padrona di casa vinse; a seguire, fu la voce della Nazionale di calcio alle [[Giochi della XI Olimpiade|Olimpiadi di Berlino]] nel 1936 e alla [[Campionato mondiale di calcio 1938|Coppa del Mondo del 1938]] in [[terza Repubblica francese|Francia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.footballpills.com/calcio-italiano/personaggi-calcio-italiano/nicolo-carosio-la-voce-del-calcio-italiano/|titolo=Nicolò Carosio, la prima voce del calcio italiano|autore=Matteo Righini|sito=Football Pills|data=2018-01-29|lingua=it-IT|accesso=2019-01-29}}</ref>.
 
Nel 1949, a causa della concomitante cerimonia della cresima del figlio, dovette rinunciare alla trasferta di [[Lisbona]] al seguito del [[Grande Torino]], circostanza che gli salvò la vita. Nel viaggio di ritorno, difatti, l'aeroplano della squadra si schiantò contro la Basilica di Superga ([[Tragedia di Superga]]). Nel 1952 recita nel film di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]] ''[[Solo per te Lucia|Solo per te, Lucia]]'', portando a galla tutti i retroscena delle trasmissioni in onda sul canale di Stato Rai: la vicenda è incentrata intorno al personaggio di Lucia, una ragazza-madre, che lavora proprio come radiocronista in Rai<ref>{{Cita web|url=https://www.calcioweb.eu/2018/09/morte-nicolo-carosio/10248002/|titolo=Accadde Oggi - 27 settembre 1984, muore Nicolò Carosio|autore=Danilo Loria|sito=CalcioWeb|data=2018-09-27|lingua=it-IT|accesso=2019-01-29}}</ref>.
 
In televisione nel 1954, anno dell'inizio ufficiale delle trasmissioni, divenne famoso per il suo «quasi goal!», esclamazione che corredavasottolineava un'azione da gioco conclusa di poco fuori dallo specchio della porta.
[[File:NiccoloCarosio.jpg|thumb|upright=0.7|Carosio ancora al microfono in tarda età.]]
[[File:Francobollo Carosio 2007.JPG|thumb|Francobollo commemorativo]]
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Fu la voce anche al [[Campionato mondiale di calcio 1966|mondiale del 1966]] in [[Inghilterra]], poi, dopo la parentesi di [[Nando Martellini]] che seguì l'{{NazNB|CA|ITA}} vittoriosa al [[Campionato europeo di calcio 1968|europeo del 1968]] (Carosio commentò la prima finale, Martellini la seconda), riprese il microfono in occasione dei [[Campionato mondiale di calcio 1970|mondiali del 1970]] in [[Messico]].
 
Pensionato dal 1971, con l'avvento dell'emittenza privata si dedicò sporadicamente al commento di incontri didel campionato per l'utenza localeitaliano. Nel film ''[[L'arbitro (film 1974)|L'arbitro]]'' apparve anche nella parte di se stesso, usando una fraseologia tipica dei suoi commenti reali. Curò a lungo anche una rubrica sul settimanale a fumetti ''[[Topolino]]'' (''Vi parla Nicolò Carosio'') e per la stessa testata disneyana firmò alcuni ritratti di personalità dello sport, dello spettacolo e dell'arte (''I grandi amici di Topolino'').
 
È morto a Milano il 27 settembre 1984: ricoverato da tempo nella clinica "Città di Milano" per disturbi polmonari, non resse a una crisi respiratoria. Lasciò la moglie, Eugenia Zinelli, e due figli, Paolo e Giovanna<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/09/28/invento-arte-della-radiocronaca.html Inventò l'arte della radiocronaca] ''Repubblica.it'', 28/09/1984.</ref>. InIl seguitogiorno alla sua morte,dopo il quotidiano La''[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'' gli rese omaggio dedicandogli un articolo che ne raccontava la sua personalità, accreditandolo come colui che “ inventò“inventò l’arte della radiocronaca”(La<ref>''la Repubblica'', 28 settembre 1984).</ref>.
 
Nel centenario della nascita, il 15 marzo [[2007]], le [[poste italiane]] hanno dedicato un francobollo alla sua memoria.
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De Luca e Frisoli hanno successivamente recuperato l'audio originale del dopo-gara, con una battuta di [[Antonio Ghirelli]], allora direttore del [[Corriere dello Sport]] («Possiamo definirla come la vendetta del Negus»), al microfono di [[Arturo Gismondi|Mario Gismondi]]<ref>{{cita web|titolo=Sport in tv: caso Carosio-Etiopia|http://www.cdnews.it/wordpress/sport-in-tv-caso-carosio-etiopia-scoop-di-de-luca-e-frisoli.html}}</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=tbCbslE0nwk "Sport in Tv" di Massimo De Luca e Pino Frisoli - Mantova TV - 24/11/11 - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Filmografia ==
* ''[[Solo per te Lucia]]'', regia di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]] (1952): se stesso